Complici di quel gioco
Data: 05/04/2019,
Categorie:
Etero
Sensazioni
Autore: Idraulico1999
... scivolai dal sedile tra le tue gambe. Osservando la coppia tu t�appoggiasti allo schienale del sedile, visto che lei lo stava succhiando con slancio, lui con la testa rivolta indietro gemeva uscendo di senno dal piacere. Io stringevo i tuoi glutei nelle mani e divaricandoli m�insinuai cercando il tuo clitoride, la lingua percorse l�insenatura del tuo corpo sempre più accondiscendente e aperto, infine sentii il calore dei tuoi fluidi scorrermi sulla lingua, perché stavi godendo di un�insolita, nuova e provocatoria esperienza.I tuoi gemiti si mischiarono con maestria e con spigliatezza ai loro, la ragazza s�alzò un attimo guardando verso di te, nel buio gli sguardi s�incrociarono nella mente complice di donne che provavano l�astuto e il sottile piacere del proibito. Io eccitato nel vedervi mentalmente conniventi, infervorato ti trascinai sopra di me e sostenendoti per i glutei affondai nel tuo vortice ardente, perché adesso aperta e bagnata senza più complessi tu continuavi a osservare la coppia sotto di noi, lei inginocchiata sul sedile rivolta verso te, lui dietro che la stava montando come una giumenta. Tu cavalcasti su di me inarcata in avanti sorreggendoti allo schienale del sedile, io strinsi i tuoi glutei leccandoti la schiena nuda e afferrai tuoi capezzoli, mentre i gemiti aumentavano liberando completamente il nostro intimo piacere. La ragazza di sotto emise un grido, aprì le labbra, lui le introdusse un dito mentre con colpi forti e decisi gli esplodeva dentro la ...
... cavità riversandole il candido seme. Il culmine del piacere ci raggiunse facendo eco all�altra coppia, intanto che le immagini del film continuarono a scorrere sullo schermo, mentre tu stessa eri stata l�insperata e provvidenziale protagonista.A questo punto lentamente la libidine ci abbandonò e ritornò sollecitamente il velo della decenza, della moderazione e del pudore, le luci della sala aumentarono, tenuto conto che in silenzio ci alzammo seguendo gli altri verso l�uscita del cinema, nella galleria incrociammo i loro sguardi e ci ritrovammo ragionevolmente corresponsabili di quell�inatteso gioco. Non ci chiedemmo niente, però sappiamo attualmente di non essere più gli stessi e che il desiderio di quella trasgressione al presente ancora ci rapisce unendoci a fondo. L�asfalto bagnato rifletteva le mille luci della città e non passeggiavamo parlando come prima, un silenzio colmo di parole unificato in un solo gesto, la mia mano stretta sul tuo fianco e la tua testa appoggiata alla mia spalla.Un gioco disubbidiente e ribelle ci aveva spogliato l�anima rivestendoci d�infinita dolcezza e d�inconsueta vezzosa leggiadria. Ed ecco, al momento il desiderio di te, quell�azionarsi e quel riaccendersi nel proibito, quello spargersi della trasgressione sul calore del tuo corpo, che in conclusione si libera del candore e dell�innocenza per poi farsi nuovamente catturare da lei.Non possiamo chiamare amore né intitolare il piacere fine a sé stesso, non possiamo reclamarci amici né compagni ...