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Il sentiero di pietra: un racconto crossdresser
Data: 06/04/2019, Categorie: Altro, Autore: Ikkarus
... femminile, mi piaceva quando ero da solo mostrarmi in cam, adoravo ricevere complimenti e ne ricevevo un bel po�, la maggior parte delle sere mi capitava di incontrare balordi e maniaci ma a volte capitava che incontravo chi attirava la mia attenzione ed era allora che il mio lato femminile veniva fuori con prepotenza.Le avevo proposto di fare finta che io fossi Samanta, così i parenti non avrebbero scoperto niente e lei sarebbe potuta rimanere li per altro tempo.Non sono mai stato un tipo peloso,quindi mi depilavo completamente da un po e nessuno sembrava averlo notato per più di un secondo, in più i miei anni di piscina avevano fatto si che io avessi la pelle liscia e soda, madre natura aveva fatto il resto donandomi lineamenti androgini, i miei splendidi capelli biondi,il mio culetto a ponte e il piede piccolo, trentotto quasi trentanove, strano per un uomo, ma a me dopo tutto non dispiaceva più di tanto. Con un corpo del genere ,i vestiti di Lucia ed un po� di trucco mi trasformai in Samanta. Mi guardai allo specchio, era grande e aveva la cornice in legno laccato d�oro, doveva essere una sirena una volta a sedere sulla conchiglia in cima ma il tempo e chissà cos�altro avevano portato via qualche pezzo.Ero bellissima in quei jeans a vita bassa, riempire il petto fu facile, anche Lucia non era ben messa sotto questo aspetto quindi usai delle sue protesi, una maglietta coprì tutto e con dei braccialetti, degli orecchini messi dove prima c�erano due piccoli dilatatori e un ...
... paio di ballerine fui pronta per l�incontroFlashback 2Ti posso aiutare io!E come? Mi guardò inclinando leggermente la testaPosso essere io Samanta! Le dissi scherzandoTu? Ma dai?! Ahahahahah , rise ed era bellissimo vederla ridere, batté le mani e si piegò in due sul divano, poi guardandomi mi disseEffettivamente hai dei tratti femminili, rise leggermente, i capelli poi, una risata per poco non le uscìIo ero lì che un po� mi vergognavo ma ormai avevo fatto la mia cazzata quindiPerso per perso! Disse guardandomi sorridendoVieni con me! Mi prese la mano e mi portò in camera suaI muri erano viola e pieni di poster ,il letto aveva le lenzuola zebrate, l�aria sapeva un po� d�erba e una leggera sporcizia ricopriva qui e lì la stanza, un calzino, un paio di magliette, un libro, un posacenere stracolmo. Certo non era proprio la classica stanza della classica ragazza iperstereotipata della tv, tutta rosa con orsacchiotti di peluche e bambole ma a me piaceva così, non era quello che ci si aspettava e d�altronde non lo ero neanche io. Lei lo scoprì quando togliendomi i jeans mostrai cosa indossavo, un perizoma nero di lino, spendevo sempre tanto per i vestiti che acquistavo.O cazzo! Si portò la mano alla boccaTu sei! Tu sei gay! E gli altri non lo sanno! Mi disse puntandomi addosso l�indice della mano sinistraNon sono gay! Le risposiMi piace solo vestirmi da donna ok? Non mi piacciono gli uomini, io mi scopo le donneGirai il volto, chiusi gli occhi, li sentì inumidirsi, ecco avevo fatto ...