1. Silvia degli ulivi


    Data: 06/04/2019, Categorie: Etero Autore: Stez284

    Una giornata estiva come un'altra qua in campagna, in mezzo al verde, ai campi, agli alberi, ai prati alla natura. Mi sto dirigendo in macchina a casa di Silvia, una donna sulla cinquantina molto bella, bellissimo fisico super curato, molto dedita allo sport e allo yoga, capello biondo scuro e occhi verdi, magra e definita. Discretamente alta e con un sorriso indescrivibilmente seducente, bello pieno di vita e più attraente di una grossa elettro-calamita. Ha una piccola tenuta in mezzo al verde, un posto oltre che molto pittoresco estremamente carino e accogliente. Una bellissima casa tipo fattoria, collocata in una zona sopraelevata nella campagna veneta, colma di vegetazione e circondata da un grazioso uliveto. Spesso mi invita a casa sua per darle una mano con gli ulivi, le rose, l'orto o semplicemente per farle compagnia, in cambio di un delizioso pranzo o cena a seconda dell'ora. La giornata si preannuncia stupenda, un sole di Giugno brucia alto nel cielo, delle nuvole nemmeno l'ombra lontana e tira un leggerissimo ventilo fresco che porta ristoro e risveglia i sensi. Sto guidando oramai da 35 minuti, manca poco per arrivare da lei, lascio la strada principale asfaltata e mi immetto in una stradina sterrata secondaria, che dopo qualche tornante e curvetta mi avrebbe portato davanti al cancello della sua meravigliosa e quasi poetica oserei dire casa di campagna. Ero vestito con una camicia bianca, un paio di pantaloni beige con la cintura in cuoio di colore marrone e ...
    ... ai piedi un paio di Converse All Star bianche basse, indossate senza calzini. Arrivo al cancello, le mando un sms dicendole che sono arrivato, lei senza nemmeno rispondermi apre il cancello elettricamente ed entro con la macchina. Parcheggio al solito posto, scendo e mi incammino verso la casa. Ad un certo punto la vedo, la china su un cespuglio di rose, come sempre a piedi nudi, vestita con un leggerissimo abito bianco di cotone, lungo fino alle caviglie, con un cappello di paglia ampissimo, i guanti verdi da giardinaggio, la paletta, il concime e un annaffiatoio da 5 litri d'acqua. Mi fermo un istante per sfilarmi le scarpe e camminare verso di lei scalzo, con le scarpe in una mano, sorridendole mentre con l'altra le facevo un cenno di saluto. Lei si ferma, lascia cadere la paletta e il concime, mi fa uno dei suoi indescrivibili sorrisi e mi corre in contro come una ragazzina di 15 anni che rivede il fidanzato dopo settimane. Mi si getta al collo baciandomelo come ha sempre fatto e come anche io del resto ho sempre fatto con lei, mi saluta con un :"Ciao Stefano! Come stai?" e così iniziamo a parlare del più e del meno. Intanto ci sediamo ad un tavolino sotto il porticato, lei porta un paio di birrette gelate, e sorseggiandole seduti sullo stesso divanetto mi dice più o meno cosa c'è da fare in giornata con gli ulivi ecc... Mi racconta di un nido che ha trovato su uno degli alberi e della necessità di levarlo da lì visto che c'erano le uova e non voleva danneggiarle con i ...
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