Silvia degli ulivi
Data: 06/04/2019,
Categorie:
Etero
Autore: Stez284
... pesticidi. Così senza indugiare oltre ci alziamo e andiamo a vedere di porre rimedio a questa cosa. C'era già una scala a pioli sull'albero, Silvia mi ci accompagna e inizia a salire sulla scala, dicendomi di seguirla che mi faceva vedere il nido. Io noto subito mentre sale, dopo le piante dei piedi nere (causa del fatto che lei la vivesse sempre scalza) la bellezza delle sue cosce e dei suoi polpacci. La definizione incredibile dei suoi muscoli e la bellezza delle sue gambe. Salendo ulteriormente però con estremo stupore (o forse non proprio) mi rendo conto che sotto quel delizioso vestitino di cotone bianco sporco, non portava alcun tipo di biancheria intima. Si vedeva perfettamente un delizioso cespuglietto di pelo castano scuro che orlava le sue grandi labbra scure, così belle, grandi ed invitanti. Così mi sono inerpicato su per la scala un piolo alla volta, fino ad arrivarle sotto. Evidentemente lei deve aver intuito la mia esitazione contemplativa, perché è rimasta in silenzio fino al mio arrivo dietro di lei. Nel frattempo però la visione di quella meraviglia aveva causato in me naturalmente l'effetto più ovvio di tutti, ovvero avevo un'erezione notevole. Era bello duro sotto i pantaloni, lottava con il tessuto delle mutande e il cotone dei calzoni per farsi strada ed uscire e soddisfare le sue voglie carnali più che giustificate. Lei mi fa vedere il nido e dopo avermi spiegato brevemente il datarsi si accinge a scendere, senza preavviso operò così da sfregarsi ...
... toccandomi, il pene con il suo delizioso culetto sodo. A quel punto sentendo la mia solida e pronunciata protuberanza si volta con sguardo sexy e da "ragazzina innocente" e mi chiede cosa ci sia di bello la sotto. Io senza girarci intorno le racconto tutto soprattutto cosa avevano visto i miei occhi e lei mi risponde: "Non è che ti piacerebbe guardare meglio?" Detto questo si alza la gonna fino all'ombelico e si sporge in avanti così da permettermi una visuale idilliaca non solo sulla sua meravigliosa figa "natural" ma anche su quel delizioso buchino nero come la pece che aveva dietro... Io non ci capivo più nulla. Qualcosa ha preso il controllo delle mie azioni, come avessi inserito il pilota automatico: faccio due gradini in giù e inizio a baciarla sull'interno coscia in ambo le parti per poi risalire rapido su verso i due deliziosi orifizi oggetto di ogni mio più intimo e disinibito desiderio. Inizio ad approcciare dapprima il suo ano stretto e caldissimo, dal sapore dolciastro ma estremamente gradevole, per poi spostarmi verso il basso e trasferire le mie bagnatissime attenzioni "linguistiche" sulle sue grandi labbra circondate dal suo delizioso ed odoroso boschetto personale. I miei sensi vengono pervasi da sensazioni, odori, sapori e perfino colori che combinati insieme mi teletrasportavano in una specie di paradiso della lussuria e del desiderio esaudito. Diciamocela tutta, stava sempre in campagna, in mezzo al verde, alle piante ecc... Non era propio una fan del bidet ecco, ...