1. Con rebecca in biblioteca


    Data: 06/04/2019, Categorie: Etero Autore: Frank721

    Mi ero già pentito amaramente di aver accettato di fare quel lavoro di gruppo. La sessione d’esami si avvicinava e io ero bloccato in biblioteca a lavorare su quella benedetta presentazione. Avevo accettato solo perché in gruppo con me ci sarebbe stata anche Rebecca, una mia amica. Mi era sempre piaciuta, probabilmente perché era l’esatto opposto di me: allegra, simpatica, solare e una gran chiacchierona. Anche esteticamente era ben messa: capelli biondi mossi, occhi azzurri e con le curve nei punti giusti, non uno di quei grissini ambulanti che vagavano per la mia facoltà che se le guardavi di fronte o di profilo non c’era differenza. Ad ogni modo io e Reby ci eravamo messi d’accordo per vederci e finire il lavoro, così alle sei e mezza di sera, dopo le lezioni, ci siamo ritrovati nelle “catacombe”, cioè nella biblioteca dell’università che si trova nei sotterranei. Confesso che era tutto il giorno che aspettavo quel momento. L’avevo già incontrata quella mattina in tram e come sempre ero rimasto a bocca aperta. Aveva un modo di vestire sempre elegante nonostante gli abiti che metteva fossero di per sé casual, ma che accostati davano tutta un’altra impressione. Portava una giacca di lana grigia che si chiudeva con bottoni sul davanti, molto aderente che terminava appena sotto il sedere facendo anche da gonna risaltando quel suo magnifico culetto e che si stringeva sotto il seno sollevandole il davanzale e facendo apparire le sue tette più grandi di quanto già non fossero. Il ...
    ... tutto evidenziato dal vestitino blu altrettanto attillato che portava sotto guarnito da una generosa scollatura. Sotto non portava calze, nonostante facesse un po’ freddo, ma solo un paio di stivali di pelle nera che le arrivavano fino al ginocchio.
    
    Inutile dire che fossi già sull’attenti, non vedendo l’ora di tornare a casa e spararmi una sega mondiale. Mi concentravo con difficoltà sulla presentazione continuamente distratto da lei che accavallava le gambe nude o si sporgeva sul tavolo a fianco per consultare un libro mettendo in bella mostra la sua scollatura. Inoltre aveva la pessima abitudine di mordere l’astina degli occhiali mentre pensava senza rendersi conto che era una posa estremamente sexy. Per non pensare a lei cominciai a vagare con lo sguardo per la stanza peggiorando solo la situazione visto che poco lontano c’era Francesca, un’altra che conoscevo, che aveva un culetto a mandolino che mi faceva impazzire. Ero esasperato. Dopo un po’ Reby mi chiese qualcosa ma avevo lo sguardo fisso sulle chiappe marmoree di Francesca. –Va bè appena torni dal tuo viaggio mentale sul culo di Fra, dimmelo- -cosa? Non è vero!- Reby inarcò un sopracciglio –ma se è un’ora che non fai altro che fissarglielo…-. Arrossii ma fingendo indifferenza dissi sorridendo –e anche se fosse? Non sarai mica gelosa- -ma piantala…- mi rispose lei, ma dopo qualche istante aggiunse –e poi non è che fra sia tutta sta bellezza. Non capisco perché tutti le corrano dietro…- -ah ma allora lo sei un po’ ...
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