1. Con rebecca in biblioteca


    Data: 06/04/2019, Categorie: Etero Autore: Frank721

    ... gelosa! -. Stavolta fu il suo turno di arrossire –non è vero!- io scoppiai a ridere e anche lei mi seguì. Poi la guardai e le dissi –bè ti do una notizia: la gente guarda molto anche te…-. Lei mi guardò di sottecchi –anche tu? -. Mi mossi a disagio sulla sedia ma le risposi –vuoi la verità? E’ tutto il pomeriggio che non riesco a toglierti gli occhi di dosso. Fra mi ha dato… una piacevole tregua-. Lei arrossì ma era chiaramente lusingata. Stava per dire qualcosa ma le altre nostre compagne del gruppo erano appena arrivate. Si sistemarono intorno al tavolo mentre Reby le ragguagliava su quello che avevamo fatto sino a quel momento lanciandomi ogni tanto qualche occhiatina. Poi ad un certo punto disse – Io e Fra (io, non Francesca NdA) stavamo per andare a cercare un libro, voi continuate pure- e con un’occhiata maliziosa mi fece cenno di seguirla. Andammo in un'altra ala della biblioteca che era pressoché vuota e arrivammo nell’angolo più remoto. Lei diede un’occhiata in giro e non vedendo nessuno mi prese per mano e mi trascinò dentro la corsia di Filosofia. Successe tutto in un attimo. Prima che me ne rendessi conto mi ritrovai con la schiena contro la corsia dei filosofi tedeschi del ‘900 e con la sua lingua in bocca mentre le mie mani correvano lungo il suo corpo esplorandola ovunque. Invertii i ruoli sbattendola contro gli scaffali della fila opposta. Abbandonai le sue labbra scendendo a baciarle il collo mentre lei, con gli occhi socchiusi, mi sospirava ...
    ... nell’orecchio cingendomi il collo con le braccia. –ahhh…uhmm…sì fra…-. Slacciai velocemente la giacca di lana andando a palparle una tetta e il culo facendola sospirare di piacere. Mi fece girare nuovamente sbattendomi contro il muro cominciando a slacciarmi la camicia, mentre io le toglievo di dosso quella giacca di lana. In breve mi trovai a torso nudo a baciarla con lei che armeggiava con la mia cintura e io che le avevo alzato il vestitino andando finalmente a palpare quella sua pelle vellutata da diciannovenne eccitata. Sentii le sue dita superare la cerniera e andare a palparmi il cazzo che era già duro e pronto. Cominciò a baciarmi il collo per poi sentire le sue labbra scendere sul mio petto mentre mi faceva una sega nei pantaloni. Feci scivolare in basso le spalline del vestitino blu lasciandola in reggiseno per poi far sparire anche quello. La strinsi ancora di più a me facendo lo stesso che faceva lei a me poco fa. Tornai a baciarle il collo per poi scendere verso l’incavo delle tette mentre con una mano gliele palpavo. Le succhiai i capezzoli mentre lei rideva e gemeva al contempo –ah sì…uhmmm… vai sì ahhh…-. Tornai a baciarla per qualche secondo prima che lei si staccasse. Mi fece l’occhiolino e si inginocchiò davanti a me facendo salire di molto il bordo del vestitino. Mi slacciò il bottone dei jeans e rimase affascinata a guardare le dimensioni del mio pene che tirava dentro le mutande. Senza pensarci due volte lo tirò fuori e se lo infilò in bocca. Le sue labbra erano ...