1. Il meccanico


    Data: 07/04/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: vito69hot

    Il mese di agosto, ormai da tempo, lo trascorro da single in città mentre moglie e figlio sono al mare, e mi godo la mia segreta bisessualità.
    
    L’anno scorso, preso da una relazione extraconiugale con una ragazza curiosa, intraprendente e appassionata, ero talmente appagato e felice da tenere facilmente a bada il demone che alberga dentro me da 13 anni, da quando ho assaggiato per la prima volta un membro maschile: quest’anno invece sono totalmente libero di sfogare la mia passione omoerotica, complice l’estate non troppo calda che facilita gli incontri all’aperto, anche di giorno.
    
    Ma come solitamente accade la luce del giorno, se da un lato ti aiuta a riconoscere ed evitare balordi e malintenzionati, dall’altro ti obbliga ad essere razionale, a fare i conti coi potenziali pericoli, a non lasciarsi andare completamente, mentre di notte invece tutto appare più invitante, trasgressivo, intimo, accogliente.
    
    Così eccomi diretto verso il parcheggio dello stadio, illuminato solo dalla luna e dai fari delle macchine, luogo abituale di incontro di domanda e offerta di ogni genere di servizio erotico, dove ognuno fa i conti con i propri desideri, dove la volontà della ragione si piega al desiderio, dove la voglia fa commettere imprudenze.
    
    Ed è stata senz’altro un’imprudenza venire qui con un’utilitaria vecchia e inaffidabile, ma l’altra macchina è al mare con la famiglia e la carne urla, non ci sono santi, ho voglia di sentire odore e sapore di uomo, di toccare e farmi ...
    ... toccare, e quel che ha da essere sarà…
    
    Subito mi avvicino ad un’auto, dal finestrino abbassato un 40enne vagamente annoiato mi saluta educato e alle domande di rito precisa di essere solo attivo e alla ricerca di un rapporto completo: tale schiettezza mi indispone, non certo perché non sia in grado di soddisfare la richiesta (in questi anni la mia esplorazione dell’omosessualità è stata completa), ma perché penso che l’assegnazione di ruoli definiti sia limitante e spoetizzante, come se anche nel sesso si volesse a tutti i costi rivestire un ruolo o indossare una maschera anziché lasciarsi andare con felicità e curiosità al piacere.
    
    Così mi imbarco in una discussione filosofica sull’abbandono, sul darsi all’altro, sul soddisfacimento dei propri istinti, sul gioco, e tutto preso dal tentativo di convertire il casuale amico alle gioie della passività non mi accorgo del fumo bianco che esce abbondante dal cofano della mia vecchia macchina…
    
    ”Stai andando a fuoco, spegni”, mi fa il simpatico attivo intransigente; in effetti l’ho giudicato male, è un bravo ragazzo, mi aiuta dandomi dei consigli sul da farsi, preziosi per un imbranato come me: attendere che la temperatura scenda, raffreddare il serbatoio, fare un generoso rabbocco, mi dà anche dell’acqua, purtroppo del tutto insufficiente alla bisogna.
    
    Ma poi se ne va con una scusa, lasciandomi in balia di camionisti ingrifati, viados, padri di famiglia vogliosi, fauna variegata (oltre che occasionali e pericolose pattuglie ...
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