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Niente accade per caso...
Data: 07/04/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Rasputin
... stavano col fiato sul collo minacciando anche azioni legali per la riscossione delle fatture arretrate, abbiamo pensato anche di chiudere l'attività ma era l'unica fonte di reddito che avevamo e con un lavoro normale seppur impossibile da trovare non saremmo mai riusciti a pagare nemmeno i debiti, figuriamoci tirare a campare, provammo a chiedere un altro prestito in banca almeno per pagare i fornitori, ma ci fu negato in quanto avevamo un mutuo aperto ed un oneroso finanziamento in corso con poche garanzie da offrire, così anche le finanziarie che facemmo visita, ci davano tutti la stessa risposta.Passarono i mesi senza poter adempiere al pagamento dei debiti, non riuscivamo più a pagare tutte le spettanze, le tasse, il finanziamento, la scuola di nostro figlio Andrea, eravamo sull'orlo della disperazione, non sapevamo come uscirne.Sembrava una sera come tante altre, eravamo al bar, era tardi, stavamo quasi per chiudere, discutevo con Stefano sui nostri problemi economici cercando di venirne a capo, quando entrò Franco, un nostro cliente abituale da anni, un uomo sui 50, un operaio di una delle fabbriche della zona, una di quelle che ancora stava sopravvivendo alla crisi, single, una bestia, io lo chiamavo così, forse anche per quello che non si era mai sposato, alto almeno 190/195 centimetri, per almeno 120/130 chili, capelli quelli rimasti completamente bianchi, ed anche un po' trasandato ma sempre serio e rispettoso nei nostri confronti, ci disse di non aver potuto fare ...
... a meno di ascoltare la nostra discussione e qualora avessimo voluto avrebbe potuto farci conoscere una persona che forse avrebbe potuto risolvere i nostri problemi o quantomeno alleviarli un po', rifiutammo senza pensarci, non volevamo altri guai oltre a quelli che avevamo già e con tutto quello che si sente in giro.Qualche giorno dopo per concludere arrivò anche l'assistente sociale mandato dalla scuola di nostro figlio, dicendo che noi non stavamo più pagando la mensa scolastica ed il bambino sembrava trascurato, di metterci in riga o avrebbe avviato un istanza contro di noi, mi si gel� il sangue, solo pensare che avrebbero potuto togliermi il bambino, sarei morta piuttosto che stare lontano da mio figlio, fu così che ci convincemmo a parlare con l'amico di Franco.A Franco ero sempre piaciuta, glielo si leggeva in faccia ogni volta che mi vedeva, forse era anche per questo che era solito passare quasi ogni giorno dal bar, passò anche la sera successiva e quando lo vidi arrivare dopo aver preso le sigarette e offertogli il caffè gli chiesi se era ancora valida la proposta della sera prima, certo rispose, per voi questo ed altro rispose, ci disse che ci avrebbe messo in contatto con lui in poco tempo.Il giorno dopo ci avvisò che se per noi andava bene passava col suo amico alla chiusura, tra me e me pensai che ci stavamo inguaiando ancora di più, più debiti più guai, mia madre me lo diceva sempre, ma per adesso non vedevamo altre soluzioni possibili.Furono puntuali alle ...