1. La mia vicina Gianna


    Data: 08/04/2019, Categorie: Etero Autore: 1948

    Non era molto che ,per lavoro mi ero trasferito in un’altra città non molto grande ed ancora non mi ero ambientato bene.Abitavo in un piccolo complesso residenziale poco fuori città, molto carino, immerso nel verde. Non ci abitava ancora molta gente ma vicino a me abitavano Gianna e Mario, trentenni con due bambini piccoli, molto simpatici e disponibili.Mario era via tutto il giorno per lavoro, mentre Gianna era di solito a casa.Fu con lei che entrai subito in confidenza, infatti, facendo i turni ero spesso a casa.Eravamo quasi coetanei, lei ventinove io ventisei.Il tempo passava e fu grazie Gianna e Mario che ambientai bene nella mia nuova casa e nella città.Spesso Gianna era sola e mi chiamava per farsi dare una mano nei lavori più pesanti.Anche loro dovevano ancora sistemarsi casa essendosi trasferiti di casa da pochi giorni.Fu proprio in una delle mie visite che mi accorsi quanto fosse provocante e maliziosa la mia vicina.I bambini erano all'asilo e Gianna mi chiamo per farsi dare una mano a spostare delle pesanti mensole.Faceva un caldo terribile, e il sole primaverile entrava dalle finestre riscaldando l'appartamento.Gianna mi stava spiegando cosa intendesse fare ma io ero più intento a guardare le forme del suo corpo che a starla a sentire.Indossava pantaloncini corti abbastanza stretti, e la sua figura alta e formosa era valorizzata dalla luce del mattino. I lunghi capelli castani erano legati a formare un'elegante coda che le arrivava sotto le scapole; lei la ...
    ... portava spesso sul davanti per darsi un’aria da ragazzina e più accattivante verso i maschietti.Di lei mi piaceva soprattutto il seno abbondante forse una quarta, ben fatto, evidenziato dalla sottile e attillata maglietta bianca ne delimitava bene la forma; sembrava anche abbastanza sodo, infatti senza reggiseno stava li, alto e immobile . I capezzoli appena visibili sembravano grossi e scuri, forse anche con l’aureola larga.Per un attimo la mia immaginazione naviga, mi vedevo intento a strofinare l'uccello tra quelle tette, mentre Gianna stringendole con le mani mi faceva una magnifica spagnola, culminata in un'abbondante sborrata in pieno volto di leiFui riportato alla realtà da un ”secondo te ci riusciamo?”“come?.......a .....si.. si ... “ risposi io un po' frastornato.Iniziammo a spostare queste maledette mensole, sarà stato per il caldo e per Gianna che mi girava attorno ma sembravano veramente pesanti.Il culmine fu quando lei, in piedi sopra ad una piccola scala, mi chiese di tenerla in equilibrio, mentre liberava uno scaffale.La tenevo con le braccia vicino alle natiche ed il suo seno era poco sopra la mia testa.Io approfittandone spostavo lentamente le braccia verso l'alto per toccar i suoi glutei; non aveva il classico culo a mandolino ma era formoso ed eccitante, proprio quello che sognavo di visitare in una femmina in calore che me lo lasciava visitare con il mio sesso, quello che ti può ricevere nel suo caldo piacere.Lei comunque non disse nulla, forse non se ne ...
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