1. Ti meriti una punizione


    Data: 08/04/2019, Categorie: Sesso di Gruppo Dominazione / BDSM Autore: Masterplan, Fonte: RaccontiMilu

    ... cadenzati avvicinarsi non riusciva a capire quando fosse giunta, era stata troppo assorta nei suoi pensieri per accorgersene, di colpo il buio! Le venne infilata sulla testa una fascia elastica nera aderente probabilmente di lana, la fitta trama del tessuto non le permetteva di intravedere nulla, non si mosse....- Si &egrave qui con me adesso la faccio salire partiamo.Rapidamente ricollegò i pezzi del puzzle, l'uomo della bmw...lui era in contatto con Andrea, probabilmente gli aveva appena comunicato al telefono quanto stava accadendo; la sua mano destra venne afferrata con decisione costringendola a voltarsi ed a seguire quella presa decisa, venne spinta sul sedile anteriore di pelle nera della macchina, l'uomo o qualcun altro -non poteva immaginare se fosse solo o in compagnia di altri- le infilò un paio di cuffie che emettevano musica lounge ad alto volume impedendole in questo modo di ascoltare i rumori circostanti, le voci... si affidò all'olfatto, il forte odore di sigaro alla vaniglia le colpì le narici, cosa le aveva riservato? Il motore si avviò percepì il movimento della macchina e decise di spegnere il cervello.Dopo un tempo indefinito, forse qualche minuto forse mezz'ora, la macchina decelerò e da come sobbalzava Anna capì di essere su di una strada sconnessa, poi si fermò. Rimase avvolta dalle note della musica senza aver ulteriori contatti con il mondo esterno fino a che due mani forti non la afferrarono per le spalle trascinandola fuori; venne fatta camminare ...
    ... per qualche metro e poi spinta verso quello che ritenne essere un muro. Le vennero alzate le braccia e si ritrovò ad abbracciare qualcosa di ruvido, circolare, era la corteccia di un grosso albero, i polsi le vennero cinti con del metallo freddo capì che avrebbero potuto essere delle manette, poi le caviglie le furono legate con delle corde in modo tale che le gambe risultavano essere completamente divaricate, presuppose che dovevano essere ancorate ad una sbarra di metallo che le impediva di chiuderle.Aveva freddo Anna, il vento le spettinava i capelli e sentiva i capezzoli indurirsi per l'aria fresca, non sapeva dove si trovava ne con chi, era indubbiamente in una posizione d'inferiorità senza alcuna possibilità di scampo. Di colpo avvertì una mano fredda che con decisione prese a sollevarle la gonna, arrotolandola all'altezza delle reni, non emise una parola ne fece un gesto. La stessa mano le raccolse i capelli all'altezza della nuca e li tirò con forza costringendola ad alzare la testa ed a reclinarla all'indietro nello stesso momento qualcuno le strappò le mutande e sentì la punta di un cazzo duro farsi strada tra le grandi labbra....una spinta decisa ed il cazzo la penetrò fino in fondo, percepì le palle che le sbattevano addosso ed il basso ventre dell'uomo che a causa del vigore della spinta si appoggiò sul culo, con un'unica pressione le era entrato tutto dentro.L'uomo iniziò a scoparla muovendosi velocemente e la forza con la quale la penetrava fece si che la cuffia ...
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