1. Una storia vera ( ottava parte )


    Data: 09/04/2019, Categorie: Trans Autore: Fabbrielle, Fonte: Annunci69

    UNA STORIA VERA ( ottava parte ) Ritornai di corsa al collegio e mi richiusi in camera , dovevo prepararmi per il mio incontro con Il signor Ettore . Mi sentivo smanioso di fare di nuovo sesso con un uomo anche se non sapevo se sarebbe stato come la prima volta ma più che altro volevo vendicarmi di quello che Roberto mi aveva fatto subire poi c'era la curiosità della sorpresa che il professore mi aveva promesso " Hai fatto bene a chiamarmi , oggi ci sarà una sorpresa per te !" Infine mi aveva eccitato la sua richiesta " Vieni ma mi piacerebbe vederti più femminile , perché non porti un completino intimo adeguato alla tua vera natura !" Mi voleva così e io intendevo accontentarlo ... Dopo essermi lavato con cura e svuotato intimamente , tirai fuori dal mio nascondiglio segreto tutte le cose che avevo acquistato , scelsi e mi infilai una guêpière nera con i reggicalze che agganciai ad un paio di calze velatissime dello stesso colore con una cucitura evidente posteriore molto glamour . A dir la verità faticai un poco ma alla fine riuscì ad agganciare al reggicalze . Sopra infine mi infilai un paio di mutandine nere trasparenti che lasciavano intravedere il mio piccolo cazzo che ripiegai verso l'ano facendolo scomparire ... Mi guardai allo specchio , sparita la mia virilità ora mi appariva una creatura diversa , ora di fronte a me c'era .. Una femmina ... Si una femmina un po ambigua ma .... Una femmina pronta ad incontrare il maschio e a provocarlo !!!! E io ne ero eccitato ...
    ... ... No ero una femmina eccitata !!!! Completai la vestizione ma coprendo il tutto con i soliti abiti da maschietto infine infilai le scarpe con i tacchi a spillo nello zainetto dei libri . Uscendo cercai di non incontrare nessuno , tantomeno Roberto , ma fortunatamente a quell'ora , era quasi mezzogiorno , il collegio era deserto e nessuno mi vide . Mentre camminavo sentivo i miei indumenti intimi , mi sentivo femmina , arrivai così in centro nel bar dove potevo spiare la casa del mio appuntamento .
    
    Mentre ero seduto , avevo modo di vedere quando e se sarebbe rientrato il mio uomo ma nessuno uscì o rientro' dall'androne chiuso fino alle 14,45 . A quel punto mi alzai , con circospezione mi avvicinai al portone , guardai intorno a me per escludere la presenza indesiderata di qualche conoscente , suonai tre volte come mi aveva indicato . Il portone si apri con un rumore sordo , l'emozione arrivo' alle stelle , non stavo più nella pelle dalla fretta di entrare ma anche dall'eccitazione !! Salii le scale ritrovandomi davanti alla porta dell'appartamento socchiusa , entrai chiedendo " Permesso " e la sua voce calma e suadente che proveniva dal salotto mi invito' ad entrare " Vieni , vieni caro ! Ti stavo aspettando ! Ma sei in anticipo ... " Entrai nella stanza dove le finestre era chiuse ma la luce calda di una abat-jour illuminava bene la poltrona dove Ettore era seduto avvolto in una vestaglia bordeaux , le gambe scoperte e nude dal ginocchio e i piedi infilati in eleganti ...
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