Non ce la faccio più......
Data: 09/04/2019,
Categorie:
Tradimenti
Autore: GabryArcangeli
... Mio Dio, ma che cosa mi hai fatto, sto colando come una fontana, ma quanta me ne hai infilata dentro, c’e’ già una pozzanghera nel letto, sono piena come un uovo, mio Dio che cosa ho fatto !
Intanto con le mani cerca di tamponare la cascata che le sta uscendo dalla figa, io cerco di aiutarla ma mi respinge con violenza.
-- E speriamo che tu non mi abbia messa incinta, ci mancherebbe altro. Carlo non mi viene dentro da anni, ci mancherebbe altro. Fammi andare in bagno a cercare di rimediare al casino che mi hai combinato. Che vergogna !
Si divincola e corre verso il bagno nuda con le mani strette tra le gambe, sul pavimento pero’ rimane una striscia di sborra bianca Si, non venivo da alcuni giorni e devo avergliene iniettato dentro una quantità mostruosa, speriamo in bene ma proprio non avrei potuto fare diversamente. Io rimango disteso sul letto, l’asta semirigida appoggiata sulla coscia e lucida di umori, anch'io ho bisogno di rilassarmi.
Sino all’ultimo momento io non credevo che sarebbe successo, certo tra di noi era nata subito una simpatia, io le avevo fatto molti complimenti sinceri, Piera e’ davvero una donna attraente e sensuale, ma niente lasciava intendere quello che sarebbe successo così rapidamente.
Eravamo seduti vicini sul divano, la sua coscia contro la mia era calda e soda, la scollatura si era abbassata forse un poco ed il seno abbondante spingeva contro la camicetta, davvero Piera mi eccitava ma non sapevo come rompere il ghiaccio, in fondo ...
... era la prima volta che la incontravo.
Mentre ripenso a come sono andate le cose vedo aprirsi lentamente l’anta dell’armadio, Carlo da dentro mi fa un cenno interrogativo ed io lo rassicuro indicando il bagno. E’ in piedi con il cazzo nella mano destra, anche il suo e’ bagnato e lucido, deve essere venuto insieme a noi, mi guarda sorridendo dalla fessura.
Anch'io ricambio il sorriso tendendo le orecchie ai rumori che vengono dal bagno, l’acqua sta ancora scorrendo poi di botto rimane solo lo strofinio dell’asciugamano. Faccio un cenno deciso a Carlo e l’armadio si chiude quasi completamente, appena in tempo perche’ sua moglie non se ne accorga. Piera sta tornando con addosso l’accappatoio ben chiuso, si e’ anche ravviata i capelli, insomma tutto lo sconquasso di prima sembra non avere lasciato in lei nessuna traccia.
Ripenso a come tutto e’ successo cosi’ naturalmente e senza preavviso, lei rideva delle mie battute ed io delle sue, insomma c’era simpatia tra di noi ma niente altro lasciava pensare a quello che stava per succedere. Ed invece mentre stavamo ridendo Piera si e’ versata alcune gocce di vino sulla camicetta, io mi sono avvicinato per cercare di asciugarla e le nostre bocche si sono sfiorate quasi inavvertitamente. Anch’io non so bene come ma in un attimo eravamo avvinghiati con le nostre lingue che danzavano impazzite, le mani frenetiche addosso. I vestiti sono volati a terra in un minuto lungo tutto il percorso verso la camera da letto.
Ancora fatico a ...