La mia mamma porca
Data: 11/04/2019,
Categorie:
Incesti
Autore: NIK BARTLEY
La mia mamma porca *Racconto trovato in rete, senza autore, da me corretto ed allungato da mezza paginetta a 4 pagine, leggetelo e fatemi sapere se Vi piace, in caso positivo, continuerò il racconto, col l'arrivo del babbo. Mi chiamo Mario, ho 20 anni, Mia mamma, di nome Anna, è una signora di 44 anni, molto bella, alta 1 m. e 75 cm., capelli neri, occhi azzurri, un seno bello sodo penso una 4' ed un culo da sballo. Veste sempre con gonne o jeans stretti ed usa sempre il perizoma. Mio padre, Renzo, 48 anni, non c'è mai a casa, visto che è sempre in giro per lavoro. Uno di questi giorni, che il babbo non c'era, dopo cena, mia mamma, un po' in fregola, inizia a toccarmi in un modo strano, ad un certo punto mi abbraccia e sente il mio cazzo duro, ride e mi fa: “Ti faccio questo effetto?” ed io: "Si!" e lei: "Lo sai che sei un bel ragazzo?" ed io: "Ho preso da te mamma!" Poi lei mi chiese se avevo la ragazza ed io le risposi di si e mi chiese se ci facevo sesso e se la soddisfacevo ed io le ribattei: "Penso di si!". Ad un certo punto, mi viene lo schizzo e lo tiro fuori e lei: "Ma sei matto?" ed io: "No!" e mia mamma: "Però sei messo bene!" ed io: "Lo vuoi provare?" e lei, senza darmi risposta, non esita a metterselo in bocca e succhiare, come una pompa idrovora. Ci spogliamo e finiamo a letto, prima le faccio aprire le gambe e le lecco la figa, già piena di succhi, per l'eccitazione del momento incestuoso, che stava proseguendo, con goduria di entrambi. Dopo prendo il cazzo, ...
... glielo sbatacchio sul clitoride, più volte, al che lei, inizia a delirare, per lo sfregamento continuo, che le provocavo. Mentre non riusciva, quasi a respirare, la penetro con forza e sento i sui gemiti che mi fanno impazzire, io continuavo a martellarla col mio grosso pene, oltremodo gonfio di lussuria. Mentre con le mani l'abbracciavo, leccavo i suoi grandi seni, che mi avevano allattato, da piccolo. Nel modo di suggere, i capezzoli si erigevano, come piccole torri a guardia delle 2 colline carnose e rigogliose. Quando le chiedo: "Mamma, mettiti alla pecorina e dammi il tuo bel culo, sempre da me sognato, finalmente te lo voglio sfondare col mio grosso aggeggio!" lei non esita a mettersi a 90° ed esclama: "Guarda che sono ancora vergine, abbi cura, non farmi male, a te, caro figlio, dono la mia ultima verginità, sempre negata al tuo babbo!" Io mi avvicino, da dietro, in ginocchio, inizio una leccata, dalla fica sottostante, ancora tutta sugosa per l'orgasmo, procuratole, passando per il perineo e giungendo sul suo buchetto intonso. Lei inizia a scodellare le sue floride chiappe, come per provocarmi, continuo con la leccata, avvicino 2 dita, della mia mano destra, alla sua bocca e le chiedo di inumidirle. Lei esegue, le ritiro, le avvicino al suo forellino, ancora per poco, vergine, inizio ad accarezzare le sue ragadi. Approfitto di un suo spasmo che allarga, quasi, il suo buchetto, lo lecco con la lingua appuntita, penetrandolo, poi le appunto il dito indice alla rosellina, ...