1. La mia mamma porca


    Data: 11/04/2019, Categorie: Incesti Autore: NIK BARTLEY

    ... spingo e sprofondo nel suo canale rettale, molto stretto, iniziando a pomparlo, come un pistoncino, su e giù. Dopo un po', comincia meglio a scorrere, le appunto, anche il medio ed inizio a pompare e ruotare. Ormai, mamma è pronta per subire lo sfondamento, emette solo dei piccoli gemiti, dovuti più al godimento, che al temuto dolore. Così l'afferro per i fianchi opulenti, avvicino il mio strumento di godimento, al buco, non più buchetto e la penetro nel culo, in un sol colpo, con violenza, (come dice un vecchio proverbio: "Il medico pietoso, fa la piaga verminosa!") La lunga attesa, le aveva provocato, come uno stato di aspettativa snervante ed alla penetrazione, sbottò, come liberandosi ed iniziò ad urlare dalla goduria, iniziando a decantare le mie virtù: "Figlio adorato, mi stai rendendo la donna, anzi, la mamma più felice a questo mondo, non ti sapevo così bravo ed esperto, dai parecchi punti a tuo padre, sempre, poco propenso a carezze e baci, subito dedito alla penetrazione, senza prepararmi, 2 colpetti e via, 4 o 5 pompate e viene, subito, lasciandomi per strada, insoddisfatta. Io non l'ho mai tradito, anche se questo, che stiamo facendo, non è un tradimento, perché, mi stai incutendo amore e non sesso, sei tanto dolce, quanto amorevole, ti voglio un bene profondo. Quando, all'inizio, lo hai tirato fuori, per farmelo vedere, mi ero quasi arrabbiata, ma col tuo dolce ed esperto fare, mi hai portato a questo stato di goduria infinita, figlio mio, luce dei miei occhi, ...
    ... continua a spingere il tuo bello strumento di goduria, nel mio canale rettale, allargamelo per benino, così sarò meno stitica, grazie a te!" Durante il mio lungo stantuffare, per più di 1/2 ora, lei mi fa: "Prima di venire, tiralo fuori che voglio la tua sborra in faccia!" Ed io: "No, prima te ne scarico un po' nel profondo del tuo bel culo, lo voglio irrorare del mio profondo amore per te, dopo ti dirò di girarti ed allora sarà questo il segnale, ti girerai, mettendoti in ginocchio, davanti a me!" Intanto continuavo a stantuffare il mio pistone, nel suo cilindro, ben unto per gli umori miei e suoi, del troppo godere. Iniziai a sfregarle le mie dita sul clitoride, spostando le sue, la porcellina, si stava masturbando, di nascosto, allora le gridai: "Non ti basta il mio grosso uccello, che ti trapana il culo!" E lei: "Figlio mio, voglio godere, come non l'ho mai fatto, sia col culo che con la mia figa, resa affamata dal lungo digiuno, provocato dalla mancanza di tuo padre. Ora che mi stai facendo provare la penetrazione rettale, senza alcun dolore e che mi piace troppo, anche per un senso di sicurezza contro gravidanze non desiderate, lo vorrò fare tutti i giorni, è troppa goduria, ti dispiace se me lo faccio fare anche dal tuo babbo, sei geloso?" Ed io, in risposta: "No, finché resta in famiglia, anzi, visto che ti piace godere in simultanea col culo e con la fica, so che anche il babbo non è tanto geloso, allora ci faremo scoprire mentre copuliamo e lo inviteremo ad unirsi a ...