1. Asia.....Sverginando il Culo Del Pizzaiolo


    Data: 12/04/2019, Categorie: Anale Prime Esperienze Trans Autore: asiatrav82, Fonte: xHamster

    ... Bestemmiai in silenzio: proprio lì, con l’intero cazzo di caseggiato per parcheggiare!L’autista però si protese e aprì lo sportello del passeggero.“Vuoi un passaggio?” fece.Era Nicolo', il pizzaiolo.“Sei il mio salvatore!” esclamai, salendo.Una volta nel furgone, lo guardai: appariva ancora più giovane, senza il grembiule bianco, con quella camicia di flanella a scacchi e la salopette da lavoro.“Dove sei diretta?” mi chiese.“A casa mia, allora, penso.” dissi con un sospiro.“Mi piace la pioggia. – fece lui – Mi rende… lo sai.”No, non lo sapevo, ma sperai che volesse dire ‘arrapato’.Era quello l’effetto che produceva su di me, per lo meno lì, nel furgone di Nicolo'.“Sì, - risposi invece – . Ogni sera un appuntamento diverso.”Ovviamente, questa era una balla grossa come la luna: la maggior parte dei miei appuntamenti erano stati con la mia mano ogni sera.“Anche per me era così, quando ero nella band.” Borbottò Nicolo'.“Eri in una band?” chiesi.“Una punk rocker fino in fondo. Merda satanica, tutta l’intera faccenda… Qualcuno cantava, ma la maggior parte suonavano la chitarra.L’attenzione concentrata a quando mi agguantavo il pacco.Faceva arrapare le femmine. Ho mantenuto lo stesso stile anche dopo che la band si è sciolta, ma gli ingaggi non sono granché. Difficile avere un lavoro come si deve. La pizza è il mio cibo preferito. Di solito me la facevo a casa, così alla buona. Praticamente vivevo di pizza, quando ero sulla strada.”Tutto quello di cui mi rendevo conto a questo ...
    ... punto, era che Nicolo' mi arrapava da matti.Mi sarebbe piaciuto vederlo agguantarsi il pacco. Cazzo, glielo avrei agguantato io per lui! Ci fu un momento di silenzio, pensai che sarebbe stato meglio scendere e chiamare un taxi, prima di fare qualche cazzata e rovinare la nostra fortuita amicizia anche se continuamente notavo il suo sbuardo sulle mie gambe e sul mio culo.“Dove abiti?” mi chiese.“Dall’altra parte della città. – risposi – Ma non devi mica portarmi fin là.”“Non ho niente da fare. – disse lui poi non posso lasciarti sola con questa pioggia e sopratutto vestita cosi – Ho una stanza, ma è solo un punto d’appoggio. Il furgone lo usavo per trasportare gli strumenti e tutto il resto. Ho fatto delle prove per altre band, ma non si è combinato niente, dopo che ho lasciato i Boys From Hell, così si chiamava il nostro gruppo. Mio padre ci andava in bestia. Lui è un poliziotto, nella mia città.”“Posso contribuire con un po’ di benzina.” mi offrii speranzosa..“Ce n’è a sufficienza. Le VW consumano poco,non lo sai?”Allora gli indicai il percorso per arrivare a casa mia.“E’ la zona bella della città.” osservò lui.“Vivere bene è la migliore rivincita, così dicono.”“Lo penso anch’io.”“Entra a prendere un brandy, - lo invitai con l’aria più indifferente che riuscii a trovare – scaccia il freddo.”“Certo, perché no?.”Il tempo di scendere dal furgone e raggiungere il portone dell’edificio ed eravamo fradici tutti e due. Una volta in casa, recuperai degli asciugamani puliti per darci ...
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