1. PLENILUNIUM - by Mirta D.


    Data: 12/04/2019, Categorie: Etero Sensazioni Altro, Autore: Dark_Ghost

    ... ulteriormente. �E poi è un piumino, mina una camicia!��Piumino� gli fece eco Desdemona osando sfiorare quel tessuto simile alla seta con la punta delle dita. Rabbrividì.�Hai freddo!� esclamò lui, scansandosi di scatto. Lei rimase seduta nell'erba improvvisamente dispiaciuta che quel contatto, seppur inappropriato, fosse terminato.Messer Nick, cavallerescamente (!) aprì la zip per sfilarsi il giubbotto, Desdemona sentendo quel suono strano si raggomitolò di lato.�Hai paura della zip? Ma sei strana forte, deve essere stata una sbronza colossale!� disse lui lanciandole il piumino. �Mettitelo dai, io ho il maglione!�Lo indossò. Era caldo, morbido e piacevole.�Senti, Desdemona, dimmi chi devo chiamare, perché ti vengano a prendere, sembri sotto shock, e anche... cioè eri a una festa in maschera?�Lei lo guardò sgranando gli occhi. �Cosa?��Sembri fuori di melone!� scandì lui.�Melone��Oh, cazzo!�Lei arrossì di nuovo pensando �che imprecazione scurrile�. Però chiese: �Come potete chiamare qualcuno? Non c'è nessuno qua attorno� osservando i paraggi.�Col cellulare, no? Vai, tra. C'è campo!�Desdemona si guardò attorno, non ce n'erano di campi, solo boscaglia, una piccola radura, la grotta e la montagna sopra alla grotta. Si grattò la testa ricordandosi che i capelli erano in uno stato spaventoso. �Non lo so... sono di Borgo Castellaro� disse infine.�Di dove?��Borgo Castellaro, immagino sia qui vicino.��No, guarda, qua siamo vicini a Cuneo, non esiste un paese con quel nome.�Desdemona ...
    ... deglutì due volte, come era possibile? Dove era finita? Dove diavolo l'avevano portata? Si sentì prossima alle lacrime.�Ehi, non fare così, magari hai battuto la testa e hai perso la memoria. Immagino che tu non abbia documenti vero?��No� rispose senza sapere a cosa si riferisse.�Forse sono rimasti là dentro, vado a vedere, se vuoi� disse lui inclinando il capo, sì aveva un bel viso, e gli occhi di un azzurro simile a quelli del cielo. Non aveva mai visto un uomo così... pulito!�No. Non avevo niente, ho guardato� rispose lei, non voleva restare sola. E non voleva nemmeno che lui entrasse là dentro. Quel luogo le faceva paura, anche se non sapeva perché.�Vieni, ho la macchina, giù di lì� le disse aiutandola ad alzarsi.�Che macchina?� avrebbe voluto chiedergli, ma quando si rialzò un capogiro la fece vacillare e lui fu pronto a stringerla. Sentì il calore del suo corpo e nuovamente l'energia vitale parve scorrerle nelle vene.Quell'uomo dalle brache strette e colorate iniziava a piacerle, anche se era bizzarro. Lui la strinse ancora un po', infilandole impudentemente le mani sotto al piumino e prendendo ad accarezzarle la schiena. Non si era mai sentita così, uno strano languore le riscaldò il ventre. E il cuore iniziò a correre spedito.Però c'era qualcosa di strano, qualcosa che non riusciva a spiegarsi. Guardò a terra. Non c'era neve, nemmeno un rimasuglio. Quanto aveva dormito?�Che giorno è?� chiese affannata.�Sabato.�Impossibile.�Come sabato?�Lui sbuffò alzando gli occhi al ...