PLENILUNIUM - by Mirta D.
Data: 12/04/2019,
Categorie:
Etero
Sensazioni
Altro,
Autore: Dark_Ghost
... dell'incantesimo aveva funzionato.�Grazie Madre Luna� sussurrò. E in risposta udì il vento ululare lontano.Lentamente afferrò le pietre, maneggiandole con cura, quasi fossero cristalli fragili, e le mise in una borsa di cuoio che legò immediatamente alla cintura che portava stretta attorno alla vita sottile.Spense il braciere e gli incensi utilizzando l'acqua del bacile e ne seppellì il contenuto ancora caldo sotto terra, accanto all'altare. Raccolse il braciere, le coppe e il bacile, avvolgendoli con un panno che chiuse accuratamente con una cordicella. Si mise tutto in spalla e s'incamminò a passi rapidi nella notte. La luce della luna tingeva la notte d'azzurro riflettendosi sul manto nevoso, e le foglie sembravano rilucere di cristalli di neve.Adamantia affrettò ulteriormente il passo, l'oscurità sembrava richiuderlesi addosso via via che procedeva, e sapeva che se si fosse voltata avrebbe visto soltanto il buio dove poco prima la luce lunare aveva illuminato la prima parte del rituale. Era consapevole di aver fatto qualcosa di proibito, qualcosa per il quale avrebbe dovuto pagare un prezzo, soltanto che non sapeva ancora quale sarebbe stato, ma soprattutto non le importava affatto.Il fiato che le fuoriusciva dalla bocca si condensava in pallide nuvolette che si lasciava alle spalle, così come aveva fatto con ogni remora, mentre si dirigeva verso la grotta dove aveva nascosto il corpo della sua amica Desdemona, assassinata la notte precedente.Quando raggiunse l'apertura ...
... sostò un istante, sentendosi lo sguardo della Luna addosso. Era come se qualcuno la fissasse, e lei fosse consapevole che quello sguardo non era amorevole e benevolo, bensì inquisitore e allo stesso curioso, quasi volesse vedere sino a dove sarebbe arrivata. E se avrebbe avuto il coraggio di andare fino in fondo.Ce l'aveva.Entrò e accese la lanterna. I bagliori dorati della fiamma rimbalzarono sulla pirite della roccia, come se la grotta si fosse improvvisamente illuminata di minuscole scaglie dorate.Adamantia percepì un brivido accarezzarle la schiena e disse: �Devo farlo�, per farsi coraggio. Raggiunse il giaciglio di rami e foglie che aveva improvvisato a terra la notte precedente, e sollevò lentamente il lenzuolo che aveva steso sul corpo di Desdemona. Quando lo fece incontrò il viso esangue dell'amica e ancora una volta si sentì sospesa fra la tristezza e la rabbia. Non era giusto che quella giovane vita fosse stata spezzata a quel modo.Sentì le lacrime bruciarle negli occhi e poi rigarle il viso.La donna morta era nuda, sul suo corpo esangue c'erano i segni della violenza, ferite, lividi, abrasioni, una frattura esposta a livello del gomito, là dove quegli uomini l'avevano tenuta ferma, con così tanta forza da spezzarle le ossa e la volontà. Adamantia l'aveva lavata accuratamente, ma, naturalmente aveva eliminato solo le tracce del sangue, la sporcizia, la terra, non di certo le ferite. Ed erano proprio quelle che intendeva risanare. Voleva guarirla e riportarla alla ...