Il rugbista - Racconti Erotici

Il rugbista

... che Francesca gli mostra con piacere e malizia tenendo le gambe leggermente allargate.

Si vede che è eccitato, il rigonfiamento nei sui jeans è imponente.

Gli faccio cenno di avvicinarsi. E di tirarlo fuori. Afferro la testa di Francesca per fermarla (si.. ci mette sempre l’anima in ogni cosa che fa…), e dolcemente la faccio girare.

Le mani possenti di Luca aprono i Jeans, e la sua virilità esplode.

Vedo negli occhi di Francesca la lussuria. Il cazzo di Luca è davvero notevole, proprio come dalle foto. Largo, mamma mia quanto è largo, venoso e liscio, proprio come le sue mani, con una leggera curvatura verso destra.

Faccio inginocchiare Francesca, e guardo Luca che gli appoggia il membro sulla faccia. Le sue palle sono sulle sue labbra, e il suo cazzo è disteso fino sopra la fronte.

Francesca respira il suo odore, lo annusa e poi inizia a spompinarlo. Gli ciuccia le palle e poi lo lecca fino alla cappella, adesso gonfia e rigida. Prova a ingoiarlo, ma è talmente largo che non riesce a tenere in bocca più della cappella.

Luca geme sotto i colpi della lingua di quella magnifica geisha della mia amante, il piacere lo prende, come una vertigine, e lo fa sdraiare sul letto.

Francesca gli va dietro, segue quel cazzo con tutta la bramosia che ha in corpo. La sua bocca carpisce i suoi testicoli, e le sue mani afferrano l’asta menandola lentamente. Luca mi mostra tutta la sua virilità.

Sento un brivido caldo lunga la schiena, di desiderio, e in un attimo ...

... sono dentro di lei.

L’afferro per i fianchi, mentre sono in piedi, e glielo faccio scivolare tutto dentro. È bagnatissima. Mi muovo sinuosamente e sento che gode sotto i miei colpi. Le mie palle le sbattono contro il clitoride, e il ritmo si fa sempre più incessante. L’afferro per i capelli e le volto la faccia. La bacio.

Sento il sapore del sesso di lui dentro la sua bocca calda.

Sento il respiro affannoso e profondo mentre mi avvicino alla sua bocca.

Tutto questo sesso che mi circonda è troppo, faccio appena in tempo a sfilarlo che le esplodo tra le natiche, rendendola partecipe del mio piacere.

Il suo sorriso mi ripaga di ogni cosa, come sempre. E mentre ritorna a far gemere a colpi di lingua quel gran bel cazzo del nostro amico, io non resisto alle visione del suo bel buchino tutto incremato, e inizio a leccarglielo pulendo tutta la mia sborra.

Francesca ora è un animale selvaggio, famelico. So che vuole sentire quel cazzo dentro di se. Ma voglio essere io a farla scopare.

Mi siedo di lato a Luca, e gli afferro il cazzo alla base. Non c’è bisogno di dire nulla. Lei si mette a cavalcioni su di lui, dandogli la schiena.

E lentamente si siede su di lui, sulla sua virilità.

Io sento il suo cazzo che si tende, sento il brivido che lo scuote quando la piccole labbra si aprono facendo entrare la sua cappella. Sento il calore della sua fica, sempre più intensamente, mano a mano che viene presa in profondità.

Alla fine li lascio soli a veleggiare in ...