1. Erasmus


    Data: 13/04/2019, Categorie: Tradimenti Autore: Sfizioso75

    ... immaginavo corrispondesse al vero.
    
    Quella sera Aldo mi disse che l'indomani sarebbe partito per un viaggio di lavoro, io non gli dissi che sarei rimasta a casa qualche giorno.
    
    Ero ancora arrabbiata con lui, ma nonostante questo, dopo cena ero carica di voglia e lasciai che mi scopasse, ma solo dopo avermela mangiata per una mezz'oretta.
    
    In qualche modo dovevo fargliela pagare, o no?!?
    
    L'indomani preparai la colazione per i ragazzi, Aldo era già partito molto presto.
    
    Luca chiese a Pedro se volesse un passaggio per l'università, ma lui rispose che era un po' raffreddato e che si sarebbe presto rimesso a letto.
    
    Ma lo disse fissandomi ed era incredibile come ogni volta che mi guardasse, mi facesse bagnare.
    
    Mentre sparecchiavo la tavola Luca mi disse che avrebbe pranzato da Emma, la sua ragazza, poi andò via.
    
    In casa restavamo io e Pedro e devo ammettere che la mia eccitazione era alle stelle.
    
    Ero in pigiama, niente di sexy, mentre piegata caricavo la lavastoviglie sentii Pedro appoggiarsi sulle mie natiche con il suo bacino.
    
    Fu un attimo, ma sentii nel solco delle mie natiche la sua meravigliosa erezione.
    
    Scattai in piedi, volevo voltarmi ed allontanarlo, ma tenendomi ferme le mani e restando dietro di me appoggiato al mio corpo iniziò a baciarmi sul collo.
    
    - Io so che anche tu vuoi questo Mara, lasciati andare, lascia che io faccio felice te.
    
    - Pedro no, io amo mio marito, hai capito male.
    
    Nel frattempo la sua erezione spingeva sul mio ...
    ... culetto.
    
    - Tuo marito è un stronzo, non merita donna bella come te.
    
    La mia figa era ormai un lago, iniziai ad accarezzargli le mani che mi tenevano ferme, lui a quel punto mi liberò dalla presa e mi permise di girarmi per baciarlo.
    
    La sua lingua iniziò a roteare insieme alla mia, mentre le sue mani scendevano dalla schiena fino a massaggiarmi le chiappe.
    
    Mi staccai da lui, lo presi per mano e lo condussi nella mia camera da letto.
    
    Volevo quel ragazzo così giovane dentro di me, lo volevo con tutta me stessa.
    
    Mi sedetti sul letto, lui in piedi di fronte a me mi guardava dall'alto in basso e sorrideva.
    
    Indossava una tuta, si tolse la felpa che usava in casa e subito mi si presentò un meraviglioso torace color caffellatte con degli addominali scolpiti.
    
    Inizia a baciarli, mentre lui mi accarezzava i capelli.
    
    Dal bozzo che aveva in mezzo alle gambe, capii che quello sarebbe stato il cazzo più grosso che avessi mai visto.
    
    Lo volevo.
    
    Gli abbassai i pantaloni della tuta, sotto non portava gli slip, quando scesero alle ginocchia quasi mi schiaffeggiò con il cazzo.
    
    Era lungo almeno una ventina di centimetri ed era largo il doppio di quello di mio marito.
    
    - Hai un cazzo stupendo
    
    Gli dissi con la voce roca mentre lo scappellavo ed ammiravo.
    
    - È tutto per te Mara, io voglio felice te.
    
    Mi sfiló la parte sopra del mio pigiama di seta, sotto non avevo intimo e le mie grosse tette erano alla sua vista, con i capezzoli duri come chiodi.
    
    Mentre ...