-
Maria Jose cap.1 - Il bagno del ristorante
Data: 14/04/2019, Categorie: Masturbazione Autore: FrancoT
... sporgeva dalle sue labbra. Lo aveva sempre avuto sporgente ed in certi casi si era vergognata davanti ai suoi amanti, ma in situazioni come quelle faceva comodo. Lo strinse tra l'indice ed il medio mentre avvertì una goccia di sudore che le scese lungo la schiena. Il suo respiro cominciava a farsi affannato mentre i battiti cardiaci aumentavano. Si portò una mano al seno e si pizzicò un capezzolo attraverso il vestito. I suoi seni erano piccoli, aveva più o meno una prima, tipico delle donne alte e magre come lei. Se lo pizzicò forte mentre il dito medio della sua mano destra si fece strada tra le sue labbra ed entrò nel suo corpo. Era calda ed incredibilmente bagnata. Un brivido le percorse il corpo. Se qualcuno avesse bussato alla porta in quel momento avrebbe rovinato tutto. Il solo dito medio non le bastò ed allora aggiunse anche l'anulare. Si chiese quanto fosse bello masturbarsi, nonostante la dura e cruda verità fosse che in quel momento ella avrebbe desiderato un cazzo che la penetrasse. All'idea di quella penetrazione, si allungò e dalla borsa prese il vibratore che portava sempre con sé. Era un modello a batterie, liscio e lungo circa 20 cm, dal diametro non troppo proibitivo. Lo mise in bocca per lubrificarlo e grazie a quel gesto si chiese quanto tempo fosse che non succhiava un cazzo. Si rispose da sola: da quando era caduto il muro di Berlino. Lo accese mediante il pulsante che aveva sul fondo ed esso cominciò a vibrare. Se lo portò tra le cosce e lo poggiò tra ...
... le sue labbra, facendo sì che esso vibrasse contro al suo clitoride. Era una sensazione incredibile. A tratti quasi insopportabile talmente grande era il piacere che le arrecava. Tentò di resistere e così ebbe un primo orgasmo, non violento ma delicato. Si alzò leggermente in piedi ed unì le ginocchia per contenere il piacere. Si sforzò di tenersi contro il vibratore, ma dovette rinunciare. Non voleva impazzire o tornare in sala ristorante sconvolta. Si risedette sulla tazza e prese un attimo di fiato. Sapeva che non era ancora finita. La sua fica ne voleva ancora. Si portò la mano sinistra tra le gambe e si tenne aperte le labbra mentre con la destra posizionò il vibratore contro al suo buchino. Era spento ed ella lo inserì lentamente, senza esitazioni. Quell'oggetto l'aveva già fatta godere innumerevoli volte. Si era scopata più volte con quel coso che con veri uomini nel corso della sua vita. Si inclinò leggermente per agevolarsi il compito e sollevò una gamba, poggiando il piede sul calorifero vicino al water. Perse un attimo di tempo ad osservare la sua gamba, lunga e magra. Era una bella donna, pensò tra sé, non c'era dubbio ed era estremamente in forma e le gambe erano uno dei suoi punti forti fin da quando era ragazzina. Cominciò a muovere il vibratore avanti ed indietro ed una incredibile ondata di piacere la travolse immediatamente. Mentre si tenne aperte le labbra con una mano, si scopò con l'altra. Le ci vollero quattro, cinque minuti al massimo e quando sentì il ...