1. Cazzi, cazzi e ancora cazzi


    Data: 14/04/2019, Categorie: Tradimenti Autore: Luisa la zoccola, Fonte: EroticiRacconti

    ... consisterà nel contattare i relativi proprietari degli uccelli per verificare la possibilità di un incontro. Non può essere un caso che molte segnalazioni portino a “Marcodotato”. Uno dei tre più ambiti. “Tentazione “ e “Animaleeporco” mi li ero già gustati. Rimaneva solo lui! QUINDICI. Riccardo mi raggiunge ogni tre settimane. Io nel frattempo continuo ad uscire con altri porci. Se non voglio passare per una prostituta di mestiere (sono sempre uno diverso dall’altro) devo alternare i motel. Durante un week end e sempre con la presenza di Riccardo torniamo nel club prive. E’ un sabato sera quindi è strapieno. Al piano terra il bar e la piccola pista da ballo. Sotto il privè vero e proprio. Propongo a Riccardo un gioco. Io sarei scesa da sola e lui mi avrebbe raggiunta ma solo dopo almeno un quarto d’ora. Quando scende vedrà un possente porco mi sta pompando da sopra con altri due che mi spalancano le gambe e ancora altri due si alternano per darmelo i bocca. Quella sera mi scateno e cavalco al buio. Scopo e godo parecchio. Forse fu l’unica volta che andai al privè con il cornuto e andò bene. Ancora oggi non amo i privè. Troppi sfigati che vanno nella speranza di trovare qualcosa e lo fanno pagando cifre considerevoli. Ma quella volta andò più che bene. La volta successiva che mi raggiunse Riccardo andammo in un bar che da li a poco avrebbe chiuso. Gli avventori sarebbero tutti usciti, a parte cinque porci che si sarebbero dedicati a me. Ricordo l’eccitazione dei loro occhi, ...
    ... mi avrebbero mangiato ma non era ancora il tempo per farlo. Poi la serranda che scende, il tappetino che esce e il branco che si getta su di me. Tutte quelle mani addosso. Come maiali! Io in ginocchio circondata da cinque cazzi e poi la monta e l’inculata a turno. SEDICI. Ad ogni rientro di Riccardo equivaleva una monta. Dove andate chiedeva incuriosita mia madre e noi indicevamo degli amici del cornuto che non eranomai esistiti. Era rischioso dire che andavamo da una mia amica in quanto se si fossero incontrati saremmo stati scoperti. Quel week end avevo il ciclo ma non per questo avrei rinunciato. Io non scopo mai con il ciclo. Mi imbarazza, ma ora avevo la mia memorabile bocca e il culo bello rotto. Inoltre oramai ero una piccola regina del sito. Erano finiti i tempi da novizi e avevo già una trentina di feedback positivi. Il venerdì sera andammo in una villa dalle parti del comasco. Molto signorile. Al piano inferiore un party vero e proprio. Al piano superiore un lungo e quasi interminabile corridoio con al fianco in entrambi i lati delle porte. Lo attraversammo interamente fino in fondo. Dalle porte chiuse si sentivano gemiti se non vere e proprie urla di goduria. Entrammo nell’ultima porta. La camera era molto ampia. Era un salone più che una camera. Un letto appoggiato a una parete e nell’angolo un glory hole creato appositamente. I glory hole sono degli sgabuzzini con delle pareti bucate dal quel spuntano degli uccelli, chi sta all’interno può succhiarli senza vedere ...
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