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Cazzi, cazzi e ancora cazzi
Data: 14/04/2019, Categorie: Tradimenti Autore: Luisa la zoccola
... diversamente. Dico a tutti che mi sarei messa alla pecorina appoggiata allo schienale del divano e che mi sarebbe piaciuto che si fossero messi in coda per incularmi. Fino a darsi il cambio senza dimenticare la mia bocca. Ero la regista di me stessa! Fu un estasi. Io non sapevo chi ci fosse dietro ma mi gustavo il cazzo in culo. Riccardo fotografava e le foto farebbero rizzare il cazzo anche a un morto. Sono in estasi e si vede. L’unico problema è che mi ero dimenticata del cazzone enorme! Mai avrei pensato che avrebbe osato mettersi in coda pure lei. Non mi accorsi neanche del silenzio carico di eccitazione l’attimo prima che lui mi infilasse quel palo in culo. Tutti erano increduli ed eccitati contemporaneamente! Poi il mio urlo di dolore! Pazzesco! Il cornuto accorre da me e le foto indicano che io lo abbraccio mentre quel porco mi sta letteralmente sfondando il culo! Abbracciata al cornuto mentre quello si sfogava sul mio culo! Riccardo mi chiede se deve intervenire nel farlo smettere. Io non rispondo subito. Lo faccio dopo qualche minuto dicendogli che comincia a piacermi. Sempre di più. Sempre di più. Fino all’estasi. Detto questo non ho mai provato tanto dolore come in quella inculata. Forse neanche la prima volta. Non ero più solo una rotta in culo: ero una sfondata di culo! DICIASSETTE. Lo ribadisco ancora . Ora io e Riccardo camminiamo alla luce del sole. Io non lavoro più con mio marito. Ovviamente cerchiamo di non incrociarlo per evitare imbarazzi . E ci ...
... riusciamo. Presento Riccardo a tutte o quasi le mie conoscenze. Ci trattano come due piccioncini ignari di quante corna abbia già in testa. Io sono sessualmente scatenata. Vorrei essere scopata sempre, dalla mattina alla sera. Mi masturbo pensando che fino a poco tempo fa ero una vergine di culo e ora invece so cosa significhi avere cazzi i ogni buco e anche contemporaneamente. Si chiamano doppiette ed è in quel periodo che ne faccio una che ancora oggi a distanza di anni il solo pensiero mi fa bagnare. Nel capitolo DODICI accenno ad un certo Steve. La prima volta fu in motel con il cornuto costretto a chiudersi in un bar. Era un sabato pomeriggio. Mi piacque subito. Mi fece venire quattro o cinque volte urlando come una cagna. Mi capitò in seguito di tornare sempre da sola a casa sua (poteva ospitare in quanto single). Un'altra volta passai con lui anche una notte completa. Ma ora voglio parlare di quando andammo a casa sua per fare delle gang. In quel periodo ne facemmo due ravvicinate e sempre ospitati da lui. Steve è abile perché è in grado di soddisfare una puttana come me anche da solo ma è un eccellente organizzatore. Ha formato un gruppo di una decina di tori. Ma non degli sfigati che si uniscono per fare numero ma dei veri tori da monta che praticano con gran successo anche da soli. Se si sommassero i feedback sarebbero a centinaia. Se si aggiunge il fatto che scopano spesso insieme potete immaginare l’affiatamento. Tutti dotati di un uccello mai più corto di ventidue ...