Paola, la mia migliore amica
Data: 14/04/2019,
Categorie:
Etero
Autore: prior89
... decidemmo esperimentare pure il coito insieme. Entrai dunque nella mia camera e la trovai sdraiata nuda sul mio letto, come la Maja desnuda di Goya. Non potevo credere quanto fosse bella! Mi piaceva soprattutto il fatto che avesse il monte di venere ricoperto da una foltissimo bosco di peli scuri. Quel contrasto con la sua pelle bianca, le sue tette preziose e lo sguardo innocente, mi eccitava da morire. Lei sorride al vedere la mia imponente erezione. Mi avvicinai e la prese con la sua bellissima manina destra. Giocava e sembrava affascinata dal scoprire e ricoprire mio glande col prepuzio. Sdraiata sul suo fianco sinistro, mi guardava come innamorata mentre alternava, massaggiandomi le palle e poi a tratti mi accarezzava lungo l'asta. Gli occhi di Paola brillavano. Bellissima, era bellissima! Mi coricai al suo fianco e ci abbracciamo e baciamo appassionatamente, lei sempre impugnandomi il pene, io accarezzando la sua piccola schiena e toccando il suo sedere. Ci amavamo, ci apprezzavamo. Il suo corpo esile femminile toccava completamente il mio. Le sue tette premevano contro di me, mentre il mio pene irruente premeva deciso contro suo ventre, deciso a pugnalarla con foga tra le gambe per causarle un immenso piacere. Sentivamo i nostri cuori battere forte. Toccai di sfuggita le sue labbra vaginali..., la mia Paola era bagnatissima, era entrata in calore, aveva bisogno subito di un maschio, sentiva un fortissimo bisogno di essere riempita, di essere montata da un uomo forte ...
... come me. Chi di noi, dopo tanti anni di essere stati amici e compagni di scuola, avrebbe poi mai immaginato che anni dopo avrebbemmo fatto l'amore insieme. Secondo me non c'è niente di più bello di avere un rapporto sessuale con la nostra migliore amica. Ci sentivamo come se fossimo fratello e sorella, e questo pensiero invece di turbarci ci infuocava da morire. La penetrai sul letto, finalmente dentro del suo piccolo corpo. Era mia! Era tutta mia! Poco a poco la mia foga ebbe il sopravento. Sentivo un grandissimo bisogno di scoparla, di soggiogarla. Mentre scopavamo ci guardavamo negli occhi, le mie spinte diventavano sempre più forti, veloci, sempre più decise e dominanti. Paola mi accarezzò il viso, capì che acconsentiva che diventassi un po' più rozzo e violento. Iniziò a leccarmi i capezzoli... perdevo la testa dal piacere. Dopo alcuni minuti interminabili di coito passonale, ad un certo punto uscì di lei e le chiese: Paoletta vorrei tantissimo prenderti dal tuo culo. Lei come una ragazzina ubbidiente si girò offrendomi femminilmente il suo sederino; alla mia vista vide due preziose natiche pallide marmoree. Le divaricai notando che il buchetto e il solco erano un pochettino più scuri. Era preziosa. Le leccai l'ano con grandissimo affetto, lubrificandolo bene, e poi iniziai la penetrazione. All'inizio le faceva un po' di male, ma dopo un po si abituò. Interrare mio pene nel suo culo è stata tra le esperienze più belle che noi avevamo mai sentiti. Ci abbracciamo mentre ...