1. L'ultimo atto


    Data: 16/04/2019, Categorie: Etero Autore: calipposiracusano

    Lei era il sindaco di una piccola città del centro nord, distante anni luce dal mio mondo. Io un semplice impiegato di un istituto di vigilanza con la possibilità di poter usare internet. Tra una chat e una mail ci siamo conosciuti, approfondendo ogni giorno di più la nostra conoscenza.
    
    Ci siamo parlati per anni, attraverso parole e foto ci siamo dati una fisicità mentre cresceva in entrambi il desiderio di vederci. Ma nessuno dei due ha mai minimamente accennato a questa ipotesi lasciando che il tempo decidesse per noi.
    
    Un giorno le dissi che avevo scritto un piccolo libro, cinque racconti in tutto, pensieri, esperienze messe su carta. La mia intenzione era farlo pubblicare a qualche casa editrice anche se non avevo le pretese dello scrittore.
    
    Lei, entusiasta, mi disse che avrebbe voluto leggerlo e senza pensarci su tanto mi invitò per una pizza ma non mi diede subito una data.
    
    Io rimasi piacevolmente sorpreso e un brivido intenso mi avvolse completamente.
    
    Era bionda, capelli lunghi fino a metà spalla, fisico asciutto e presenza raffinata, cosi l’avevo vista nelle foto, una donna normalmente fuori dalla mia portata perché certa gente, pensavo, non si accontenta solo dell’aspetto esteriore. Donne cosi non si fermano all’apparenza, ma io avevo avuto la possibilità di farmi conoscere anche per la mia mente e pare gli piacesse.
    
    Fu all’improvviso che lei mi mandò un messaggio e mi chiese se potevo raggiungerla per una pizza. In auto, lungo la strada che mi ...
    ... portava verso le montagne, rileggevo nei miei pensieri tutte le cose che ci eravamo detti. Anni di conoscenza virtuale che di li a poco sarebbero diventati reali.
    
    Giunsi in un parcheggio dove lei mi disse di fermarmi e aspettarla, con me avevo i pensieri eccitati per l’incontro e nella borsa il racconto che lei voleva leggere. La temperatura era bassa ai piedi della montagna quando lei spuntò da dietro un auto…
    
    Biondissima, tailleur bianco sotto una pelliccia di visone, andatura sicura e autoritaria ma viso e occhi che tradivano le sue emozioni per quest’incontro…
    
    A distanza ravvicinata ci abbracciammo come due vecchi amici che non si vedevano da anni, sentii il suo profumo entrarmi dentro e i pensieri si annebbiarono.
    
    Mi prese per mano e mi portò alla pizzeria che era li di fronte e che io nella spasmodica attesa nemmeno avevo notato.
    
    Ci sedemmo e tra un morso alla pizza e un po’ di birra ripercorremmo tutta la nostra storia. Ci servì a scioglierci dall’imbarazzo della “prima volta” e la serata passò tranquillamente.
    
    Mi chiese di leggere i racconti e con un pizzico di orgoglio glieli passai.
    
    Lesse solo il primo, parlava di due amanti che si erano conosciuti in chat, abbassò il foglio e nei suoi occhi vidi chiaramente l’emozione e l’eccitazione per quello che avevo scritto.
    
    Finimmo la cena tra risate e sguardi complici ed uscimmo dalla pizzeria.
    
    Al parcheggio le dissi che l’avrei accompagnata all’auto ma lei volle salire sulla mia auto, e una volta ...
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