1. La vicina di casa (con dedica)


    Data: 17/04/2019, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: single80fe

    La notte la sentivo.
    
    Era inevitabile, e sono certo di non essere stato il solo. Sentivo i suoi gemiti, le sue voglie. Sentivo il suo calore.
    
    Abitavamo ad un piano di distanza, alcuni vicini si erano lamentati del via vai di gente. Io non partecipo mai alle discussioni, me ne sto sulle mie.
    
    Ma me n’ero accorto. Una coppia scambista, che amava giocare.
    
    Piccoli segnali di via vai, prima delle ore piccole. E poi ansimi e gemiti, confusi, misti, promiscui.
    
    Una notta non ho resistito. Forse avevano bevuto più del solito, forse la coppia e i due i singoli di cui riconoscevo le voci, erano molto bravi. Ma la sentivo godere, picchi e discese e infine calore estremo nelle mie orecchie. Al suo “Più forte”, nel mio letto, non ho resistito. Mi sono spogliato.
    
    Ero profondamente eccitato. A letto. Ad ascoltare l’orgia che si stava svolgendo sopra di me, a toccarmi lento l’uccello reso durissimo da quella donna.
    
    Quella donna che volevo fare mia, con il marito, senza, in un’orgia. Volevo farla godere.
    
    Mi sono masturbato ascoltandola godere, e sono venuto mentre lei urlava. Stavolta i vicini l’hanno sentita. Un paio di volte ho visto i suoi sguardi. L’ha fatto apposta.
    
    Mentre mi pulisco dallo sperma che, copioso, mi ha invaso la pancia sorrido. E penso che non mi capiterà mai di averla.
    
    Ma il giorno dopo, dio il giorno.
    
    Stavo rientrando dal lavoro, dopo una giornata durissima. Erano circa le 2030, e mentre risalgo le scale, la vedo davanti a me, una rampa ...
    ... sopra.
    
    Cling. Un rumore di chiave che cade a terra, a pochi metri dai miei piedi. Non faccio in tempo a muovermi, che lei, bionda e con occhi magnetici, mi dice che scende a raccoglierle. Mi guarda, mi sorride. Circonda le chiavi con il corpo e si china in avanti.
    
    Il vestito corto e rosso risale sul suo culo sodo, sono fermo ad ammirarla. Lo sa. Resta chinata, e gira lo sguardo verso di me:
    
    - Ti piace il mio culo, vero?
    
    Resto attonito, balbetto qualcosa.
    
    - Lo so che ti piace.
    
    L’erezione comincia a salire.
    
    - So che mi ascolti scopare, la notte.
    
    E si rialza, avvicinandosi piano, con le chiavi in mano.
    
    - E che ti masturbi, anche.
    
    Quasi un sussurro all’orecchio, il suo profumo mi inebria, mi arrapa. Mi sfiora tra le cosce, come se il mondo non esistesse più.
    
    - Quanto ti faccio arrapare, porco?
    
    Ma lo dice sorridendo, mentre la mia erezione diventa sempre più intensa e le sue dita giocano da sopra ai pantaloni sulla cappella. Non ho ancora detto una parola o fatto un movimento, proprio io, che parlo un sacco.
    
    - Vuoi venire a casa con me? Mio marito rientra tra mezz’ora.
    
    Sto per dirle che mezz’ora non mi basta per farla godere come piace a me.
    
    - Voglio che rientri mentre mi affondi il cazzo dentro.
    
    Non resisto, mi prende per mano e la seguo al piano superiore. La lascio aprire la porta e la prendo contro il muro. La voglio baciare, non importa se non è nelle regole. Accetta e le nostre lingue cominciano a ballare, la mia percorre le sue ...
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