A Giulia, la mia troia
Data: 17/04/2019,
Categorie:
Etero
Autore: Mirko Benterino
La prima volta che ho chiavato avevo quindici anni, era un ferragosto caldissimo. Lei la mia fidanzatina romana, stavamo insieme da due estati. Quella volta rimanemmo soli, nessuno di noi due voleva andare ad un agriturismo, preferivamo il mare, non so come andò i suoi genitori la lasciarono sola... ed io la sverginai. Tra baci appassionati, palpate da porno, piano piano me la scopai, non so come ma furono cinque minuti di piacere assurdo seguito da una incontenibile sborrata. Due giorni dopo le partì ed io seghe fino a dicembre e... non scopammo. Scese con il ciclo e in dieci giorni di vacanza mi fece due seghe. Non la rividi mai più di persona. Oggi è sposata e con due figlie che però non eguagliano la sua bellezza. A diciassette anni iniziai a frequentare una bella figa. Limate da urlo, saliva che sgorgava a fiumi, la palpavo ma ogni volta che andavo alla figa mi allontanava. Una volta dietro i giardinetti lo tirai di fuori mentre ci baciavamo. Glielo misi due volte in mano ma non fece nulla. Mi smanettai io e le sborrai sulla maglietta. Si incazzò e non volle più rivedermi. Nulla di tragico anche perchè nel contempo mi sentivo con Angela. Una figa ballerina; corpo da urlo, sedere duro, carente di tette ma aveva un viso spettacolare. Aveva sedici anni, non si fece toccare. Lo disse spesso e chiaramente io però, le mani non sapevo tenerle ferme. Mi ritrovai a segarmi solo mentre ci baciavamo. Ad un compleanno però trovai una troietta, mi fece un pompino assurdo ma, non ...
... potevo sapere che lei lo avrebbe detto a mezzo mondo. Due giorni dopo mi ritrovai single. Mentre succedeva questo, c'era una ragazzina di tredici anni di nome Giulia. Mi mandava sempre messaggi, mi chiedeva come stavo, che facevo, insomma un mucchio di cazzate. Io spesso non rispondevo. Un giorno tramite sms mi chiese se avevo soldi al cell e che se non avessi risposto mi avrebbe fatto una ricarica. Cazzo, però fu la madre a farmi la ricarica. Continuai ad evitarla ma un pomeriggio mentre salivo sul motorino che avevo parcheggiato bella villetta comunale, dove ero andato a giocare a pallone, me la ritrovo dietro che mi chiede un giro. Vabbè, le dico di si e giriamo con il motorino senza esagerare due ore, poi la chiama la mamma, deve tornare a casa, sono circa le 19:00, scende e mi da un bacio a stampo che mi lascia di stucco. Lei è molto carina, capelli ricci biondi, occhi verdi. fisichetto assurdo, tredici anni ed una terza di seno. Io ho voglia si scopare e penso che lei non possa darmi quel che cerco. In quel periodo avevo puntato una troia che la dava facilmente. Giulia mi manda un messaggio e mi dice che l'indomani dovremmo girare sul lungomare così che non c'è la madre e aggiunge che la parte nord e priva di illuminazione. L'indomani però non si presenta per vari impegni ma arriva il sabato e facciamo esattamente come mi disse. Motorino, mezz'ora sul lungomare a girare, scendiamo, parliamo, mi confessa il suo amore e mi infila tre metri di lingua in bocca. Resto ancora ...