1. Barbara: un desiderio carnale


    Data: 17/04/2019, Categorie: Etero Autore: alybas

    ... l�uso. Immediata è stata l�aspirazione a pieni polmoni dello splendido profumo di magnolia che traspirava da ogni poro della sua pelle e che mi fece impazzire. Mi avvertì subito che il tempo che ci potevamo dedicare era ampio. I suoi figli erano da sua madre e avrebbero dormito dalla nonna, non vi sarebbero stati problemi quindi. Eravamo seduti io sul divano e lei su una poltrona, ma subito tutto cambiò e io me la ritrovai avvinghiata a me che limonavamo senza tregua. Diceva che con me aveva scoperto, finalmente di poter godere pienamente. Riscoprivo il suo corpo voluttuoso, in particolare le sue tettone imponenti, voluminosissime, e li con lei che me le offriva grosse e sode capii che erano il suo punto di forza straordinario. Anzi mentre iniziavo freneticamente a spogliarla non riuscivo a immaginare come avrei potuto fare senza succhiare quel seno debordante. La mia lingua aveva subito preso possesso della sua bocca. Il copione fu scritto: io dominavo e lei subiva, del resto era anche lei che voleva così. Fui io a decidere cosa fare. La volevo e lei mi voleva. Volevo farle subito qualche cosa che ci avrebbe soddisfatto entrambi. L�ho messa delicatamente di fronte al tavolo nell�ingresso, appoggiandola con le mani, in modo da potersi reggere, le ho abbassato il reggiseno in modo da avere le sue esplosive poppe in mio possesso e le ho calato il perizoma, mi sono posto dietro di lei, alle sue spalle, inserendo le mie dita nella sua vagina, anzi tuffando le mie dita, poiché la ...
    ... sua fica si è dimostrata subito un pozzo. Mi aspettava da troppo tempo. Era piena di umori. Con delicatezza le ho onorato le grandi labbra, mentre le baciavo il collo e i lobi delle orecchie e la sentivo venire. La mia azione nella vagina l�aveva portata a serrare le cosce, ma io le stavo sgrillettando la clitoride con estrema energia, con vigore, titillandolo tra l�indice e il pollice. Ansimava, godeva e soprattutto la sentivo gemere, ogni tanto, poi, volgeva lo sguardo all�indietro, verso di me, e grata mi sorrideva. I suoi occhi erano soddisfatti. Mi ha chiesto di introdurre il mio bastone nella fica e io l�ho fatto con molta eccitazione. Mi ha detto che mi desiderava, ma in realtà sapevo che desiderava il mio cazzo. Le infilai il pene sino alle palle in maniera risoluta. Lei parlava, mi diceva che la facevo sentire donna assecondava con il movimento del bacino i miei colpi che erano sempre più possenti, la facevo saltare tanto la sbattevo forte, aveva imparato a godere e a farmi godere e spesso sbatteva la testa al muro per l�energia che le infierivo dentro. Giocava con le sue poppazze, le ammassava, le impastava, le soppesava e poi le faceva ciondolare, aspettando le mie reazioni che non tardavano ad evidenziarsi, ho iniziato a sbatterla sempre più forte per il gusto di vedere saltare le sue tettone, mentre lei prudentemente si tratteneva nuovamente al tavolo, questa volta con sempre maggior forza. Era diventata rossa in viso, come del resto ero rosso io per lo sforzo e ...
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