1. La metamorfosi


    Data: 18/04/2019, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Dapper240254

    ... entrò nella cabina patronale e ci si buttò sopra. - Vi voglio disse, vi voglio tutti e due. Ci guardammo, lui mi mise una mano sulla spalla e mi incitò a salire sul letto, mi stesi accanto a lei e iniziai a toccarla e bacia, mi afferrò il cazzo che divenne subito duro e la sentii gemere, ma non era a causa mia, era lui che si era messo a leccarle la figa. Era incredibile come si trasformava, appena la si toccava non capiva più nulla, e quando allargava le gambe come ora le si poteva fare di tutto. Lui si sollevò e puntò il cazzo sulla figa già abbondantemente bagnata di suo, le strusciava la cappella sulle labbra facendole aumentare la voglia, la penetrava con la cappella giocando fra le sue labbra facendola gemere, poi quando meno se l’aspettava l’affondò fino alle palle ottenendo in cambio un urlo di piacere rimanendo a bocca aperta, e subito dopo iniziò ad assecondare i suoi colpi facendo versi che sembravano vagiti di un neonato, poi sollevò il bacino e gridò il suo piacere godendo. La chiavò per una decina di minuti facendola godere più volte consecutivamente, poi lo tirò fuori e lasciò che continuassi io al suo posto, e con la voglia che avevo non mi feci certo pregare. La penetrai con rabbia. Lei col viso stravolto dal piacere prese il cazzo di Antonello che le era andato vicino e si mise a leccarlo e succhiare per quel che poteva, e vederla aumentò il mio piacere, cosa che a lei non sfuggì, e senza smettere di succhiare l’altro mi avvolse la vita con le gambe e mi ...
    ... tenne dentro fin che non mi sentì godere. Mi tremavano le gambe da quanto avevo goduto e quasi mi vennero i crampi mentre sborravo, tanta era la voglia repressa che avevo di possederla. Mi accingevo a pulirla con una salviettina li accanto quando lei mi fermò. - No disse, voglio che mi pulisci con la lingua come ha fatto lui stanotte. Rimasi basito, non avrei mai pensato che potesse chiedermi una cosa simile, non l’avevamo mai fatto ma visto che l’aveva fatto lui non potevo esimermi e mi accinsi a leccare la mia stessa sborra mentre loro mi guardavano come per controllare che lo facessi bene. E si, il cambiamento non riguardava solo lei ma anche me. Ero col viso imbrattato di sborra mista ai suoi umori vaginali, e mentre cercavo di succhiarle anche i residui, lei godette nuovamente bagnandomi ulteriormente. Quando finii, Antonello si mise ancora tra le sue gambe e cominciò di nuovo a chiavarla. Io ne avevo abbastanza, presi una birra dal frigo e uscii all’aria aperta. La sentivo ancora gridare e incitarlo e essendo in mezzo al mare lo poteva fare senza il rischio di essere sentita da alcuno e mi meravigliai quando tra un grido e l’altro cominciò a dirgli che era la sua troia e voleva che il suo cazzo la riempisse di sborra, cosa che poco dopo Antonello fece. Poi fu silenzio. Da dentro sentii chiamarmi, era Francesca che voleva che andassi giù e scesi. La trovai distesa con la mano che si copriva la figa, mentre lui se ne stava in disparte appoggiato al tavolo. Francesca mi tese ...
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