1. La metamorfosi


    Data: 18/04/2019, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Dapper240254

    ... quando sentii dei versi, ma non erano di Francesca, era Antonello che grugniva come un maiale. Ma cos’avevano quei due, non gli era bastata tutta una notte passata a chiavare? Dopo una mezzoretta scesero e mi raggiunsero in cucina, lei era radiosa, aveva indosso una sua camicia che le faceva da vestaglia ed era bellissima, il sesso la rasserenava e la rendeva ancora più bella di quanto già non fosse. Anche su di lui non si vedevano i segni della nottata passata a darci dentro. Francesca mi diede un bacio e mi si sedette accanto tenendomi un braccio sulla spalla, sembrava che l’unico imbarazzato fra tutti fossi io. Si comportavano come se non fosse accaduto nulla e comunque non toccammo quell’argomento. Erano le 9,30 e decidemmo che fosse ora di uscire e approfittare della bella giornata, l’avremmo sfruttarla andando per mare in barca. Questa volta però Antonello volle veleggiare, spiegò le vele e dirigemmo al largo. Era la prima volta che andavo a vela e l’esperienza fu piacevole, sentire lo sciabordio dell’acqua che lo scafo fendeva era un’esperienza unica. Una volta sistemato il tutto e visto che oramai eravamo in mare aperto Antonello mi chiese se volessi provare a stare al timone, accettai volentieri e dopo qualche consiglio mi lasciò e raggiunse Francesca sul solarium di prua. Poco dopo lei si alzò e mi fece segno che si sarebbero tolto le mutandine, portò le mani ai lati della bocca e gridò di farlo pure io. Feci finta di non capire e lei venne verso di me. - Antonello ...
    ... dice che siamo lontani dalla costa e possiamo spogliarci completamente che tanto non ci vede nessuno, fallo anche tu, è un’esperienza nuova. - Va bene risposi, no vedo il motivo per non farlo. - Lei parve felice di questo e mi abbracciò felice, si sfilò la mutandina e la gettò sul sedile dietro, poi tornò da lui nuda e si sdraiò sul solarium. Disse qualcosa a Antonello il quale si girò verso me e col pugno chiuso e il pollice alzato mi fece capire che era contento che avessi accettato. Quando tornò da me nel pozzetto di guida la costa era ormai solo un ricordo, era sparita alla vista. Armeggiò con dei pulsanti e con le vele chiuse la barca si fermò Con il mare così calmo disse ci saremmo lasciati portare alla deriva godendoci il sole in tranquillità. Per la prima volta potei vedergli il cazzo, non dico che ci rimasi male ma nonostante mi difendessi egregiamente non c’era confronto con il suo e mi ritrovai a pensare alla notte passata, a Francesca e alle sue grida. - Ma che hai amore mi domandò, sei taciturno, che c’è, è per quello che è successo stanotte? - Ma no, che dici risposi, stai tranquilla non ho assolutamente niente, e per quanto riguarda stanotte ricorda che l’abbiamo voluto entrambi e per quanto mi riguarda rifarei tutto tale e quale, basta che lo voglia tu. Ancora una volta mi abbracciò, poi tese il braccio verso Antonello e abbracciò anche lui. - I miei uomini disse, cosa potrei volere di più. Si alzò, ci prese per mano facendoci alzare e ci guidò sottocoperta, ...
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