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La metamorfosi
Data: 18/04/2019, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Dapper240254
... di bianco e ne versò qualche goccia sul seno, e mentre lei rideva lui si mise a leccarla e il suo viso assunse l’espressione di piacere e guardandolo gli mise la mano sul capo accompagnando i movimenti. Dai movimenti del braccio capii che nel frattempo glielo stava menando. Mi alzai per lasciarli fare e me ne tornai fuori. Dopo poco cominciai a sentire nuovamente i versi eccitati di Francesca. Mi sembrava assurdo. Avevano trombato tutta notte e avevano ripreso appena svegli, continuato sulla barca fino a poco prima e ora ancora. Non potevo credere che lo stessero facendo un’altra volta, possibile? Mi affacciai alla cabina e li vidi. Lei appoggiata al tavolo e lui da dietro che la montava, vedevo il grosso cazzo che la stantuffava manco fosse un pistone e lei che dimenava il culo in modo osceno. Non credevo fosse vero ma anche a me mi si indurì ancora, così scesi e mi misi di fronte a lei che senza fare una piega se lo prese in bocca da vera troia quale era e glielo dissi. - Ti piace farti chiavare vero puttana, ti piace sentirti aprire la figa dal suo grosso cazzo vero? E lei liberatasi la bocca dal cazzo urlò il suo orgasmo. - SI siiiiiiiiiii gridò, poi riprese a succhiarmi e a menare ancora il culo che Antonello con le dita stimolava mentre la chiavava. Più di una volta lo vidi tirare fuori il cazzo, intingere le dita negli umori di lei e mettergliele nel culo mentre riprendeva a scoparla facendola gridare di piacere. Poi si chinò sopra lei e le disse che adesso ...
... gliel’avrebbe messo nel culo. Lei non disse niente e continuò a pomparmi il cazzo che era quasi pronto a schizzare. Lui lo sfilò da dentro e non potei non vedere quanto fosse grosso, mi chiesi se Francesca sarebbe stata in grado nonostante il sesso anale per noi era normale, ma con un cazzo così era tutta un’altra storia. La risposta la ebbi subito dopo. Quando sentì la cappella premere sull’ano si disinteressò di me e gli mise una mano sul ventre dicendogli di fare piano, lui la accarezzò e spingendo piano la penetrò. Fece un urlo bestiale, con la mano sul suo ventre ansimava come un cane dopo una lunga corsa. Lui rimase fermo e le carezzava la nuca e quando la sentì rilassata e a muovere lentamente il culo capì che era pronta e iniziò a muoversi prima lentamente e man mano cominciò a incularla con vigore sempre più velocemente fino a sfondarle il culo con dei colpi paurosi. Dalla frenesia le venni in faccia e Antonello col viso sfigurato dal piacere mi disse di ripulirla con la lingua. Cosa che io feci, ormai ci avevo preso gusto. Venne ancora un paio di volte prima che anche lui venisse. Inarcò la schiena e dopo averlo spinto dentro fino alla radice con dei versi le sborrò in pancia. Questa volta non aspettai che lo tirasse fuori perché non volevo che mi dicessero ancora di leccare, così me ne andai fuori prima che accadesse. Uscirono poco dopo e mentre lui preparava la barca alla navigazione lei si sdraiò sul prendisole accanto a me e mi baciò. Francesca, la mia dolce Francesca ...