Il Diavolo
Data: 18/04/2019,
Categorie:
Sentimentali
Autore: Alessiuccio
... Si vedeva da come si vestiva ogni volta che usciva in discoteca insieme alle sue amiche. Maglietta scollata senza reggiseno, gonna cortissima senza mutandine, calze lunghe e tacco 12. Un vero schianto che anche il più asessuale del mondo rimaneva a bocca aperta. Con questo modo di vestire e con il suo atteggiamento da succhiacazzi, andava a farsi chiunque. Ed ero io li, ogni notte, a portarla a casa. La spogliavo, la lavavo e la mettevo a letto, nuda come piace a lei. Non era spaventata, perché sapeva che senza il suo consenso non l'avrei mai sfiorata in modo sessuale. Mi mettevo sotto le coperte con lei, l'abbracciavo e dormivamo insieme. Un giorno cambio' tutto quando alla mia ennesima dimostrazione d'amore e al mio volere un appuntamento, lei accetto' senza esitazione. Ci dovevamo incontrare a casa mia, che lei conosceva molto bene visto che molte volte facevamo Delle feste insieme ad altre persone. In quel momento cominciai a dubitare della mia domanda. Ho fatto bene a chiederglielo? Pensavo non accettasse. Perché ha accettato? Cosa ha fatto sì che il suo pensiero cambiasse? Cosa aveva in mente? Per giorni e giorni non la sentii. Non rispondeva alle mie chiamate ne lei mi cercava e il giorno dell'appuntamento si stava avvicinando. Ormai, anche se volessi tornare indietro, non potevo disdirlo, sarebbe stato come un tradimento nei suoi confronti. Era arrivato il giorno fatidico. Mi preparai con un vestito elegante. Preparai la casa alla perfezione, profumata con candele ...
... ovunque ben sistemate; ogni cosa era al suo posto. Suono' il campanello', aprii la porta ed era lei. Era un incanto. Aveva i capelli lisci piastrati con un nuovo taglio. Le arrivavano fino al culo. Un pizzico di trucco come sapeva piaceva a me. Un vestito cortissimo che le arrivava appena sotto l'inguine. Aveva le spalle libere e il suo vestito cominciava dal seno prosperoso, che sapeva io amavo alla follia. Sapeva benissimo che in quei anni mi ero trattenuto dall affondargli la mia faccia, per poi infilargli il mio cazzo. Mi stava provocando? Probabilmente si. Ci stava riuscendo. I miei pensieri erano perennemente su di lei, non riuscivo a tenerle gli occhi di dosso. Aveva delle ballerine, che la facevano sembrare ancora più carina. Le dissi che la cena era pronta sul terrazzo. Andammo insieme, la osservai attentamente. Le sue gambe erano paradisiache; 1 metro e 70 di ragazza con delle gambe lunghe che non finivano mai. Il suo culo era un dono di Dio. Chiunque avrebbe ucciso per quel culo bello grande, soffice, unico nel suo genere. Ero come ipnotizzato dal suo camminare, le sue curve sinuose erano così affascinanti. Uscimmo fuori sul terrazzo e la feci sedere accompagnando la sedia sotto il suo bel fondoschiena. Il terrazzo era bello grande. Pieno di candele, né a destra né a sinistra ci potevano vedere ma soltanto se ci si sporgeva. C'era una spiaggetta con Delle persone che si facevano il bagno, ma niente mi importava. Oltre al tavolo e le due sedie c'era un divano molto ...