1. Viaggio d'affari a madrid ep. 2


    Data: 19/04/2019, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: granbear

    ... “però…. poverino quell’Ivano..”- “Poverino?..” rispose lui stupito “è ricco, nobile e quello che fa lo fa per scelta non certo per costrizione” – “ se poi ti riferisci a ieri sera …”- continuò: - “poverino non c’è nessuno, posso assicurarti che tutti i presenti al “party” di sono tutti ricchi, potenti, alcuni dai cognomi altisonanti, viziosi ed accomunati dalla passione per il libertinaggio”. Non parlai più dell’argomento, pentito di aver detto una cazzata.
    
    Finito il pranzo Martina si congedò, dicendo di avere un impegno, mi salutò affettuosamente dicendomi che era stato un piacere conoscermi e che le avrebbe fatto altrettanto piacere se fossimo rimasti in contatto.
    
    Risposi che ne sarei stato felice e che avrei provveduto a scambiare i numeri di telefono con Silvio. Lui annuì con un sorriso.
    
    Rimanemmo tra uomini e Silvio mi propose di fare la doccia insieme, accettai e ci dirigemmo verso l’ampia sala da bagno.
    
    C’infilammo sotto il getto sferzante della doccia ad idromassaggio ed iniziammo ad accarezzarci dapprima mollemente e poi sempre con maggior vigore e voluttà, il cazzo mi venne durissimo, Silvio fermò l’acqua, s’inchinò ed iniziò a succhiarmelo, “mmm – mugolai – succhi come una vera puttana, sei fantastico” poi gli ordinai di girarsi e di piegarsi in avanti, lo scopai con rude foga venendo dentro il suo culo in pochi minuti ...
    ... “prendiii llaa miaa sborraa finocchio ahh, siiii….haaaaaaaa”. Venni urlando e sbattendo la mia pancia ed i coglioni sul suo culo bagnato.
    
    Come ebbi finito, Silvio si girò da me con il suo cazzo eretto, reso ancora più duro dall’anello d’acciaio che gli cingeva pene e coglioni. Ora toccava a lui venire. Mi inginocchiai davanti al lui, aveva le gambe divaricate, con una mano iniziai ad accarezzare i coglioni cinti dall’anello, con l’altra iniziai a solleticargli il buco del culo. Lo presi in bocca ed iniziai a penetrarlo con le dita, riuscii ad infilare due dita per mano e favorendo una la dilatazione ritmica del suo buco lo feci venire copiosamente nella mia bocca. Ingoiai tutta la sua sborra resa copiosa dalle punte di sapiente dolore, misto ad evidente piacere, che ero riuscito ad infliggergli con le mie dita.
    
    Urlò di piacere fino alla fine del servizio. Uscimmo dalla doccia, una volta asciugati mi accompagnò al guardaroba, dove trovai i miei vestiti perfettamente puliti e stirati.
    
    “..Mentre ti vesti ti chiamo il taxi ..” disse .. lo ringraziai ed iniziai a vestirmi.
    
    Lo raggiunsi in soggiorno, dove scambiammo numeri di telefono, poco dopo arrivò il taxi, ci congedammo con un bacio sulle labbra e la promessa di risentirci a breve.
    
    Tornai in albergo pensando di aver vissuto un sogno ed andai a dormire.
    
    Fine
    
    Continua
    
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