1. Mio figlio 3 : Preliminari verso il paradiso


    Data: 20/04/2019, Categorie: Incesti Autore: Una mamma

    Quell'ultimo bacio mi aveva fatto sentire sulla sua lingua,il sapore del mio stesso sperma mentre le mie narici potevano percepirne l'afrore rilasciato dal suo alito. Rideva mia madre. Rideva del fatto che come una bambina dispettosa e curiosa poteva giocare coi pochi residui dei nostri umori spalmando sulla mia pelle persino quei sottili rivoli che scendendo dalle attaccature delle labbra le avevano lasciato umido il mento ed il collo. Mentre i suoi occhi continuavano a sprizzare lampi di gioia,mi si era seduta a cavallo sulle gambe e tenendo il mio viso tra le mani come fosse la sfera di una maga.aveva scandito queste parole: -Mimino.....stanotte....vieni....a....dormire nel lettone con......la mamma?!- A quella domanda così inaspettata non avevo risposto subito assumendo forse sul volto,una espressione dubbiosa e di paura per una proposta tanto azzardata. -Hai paura per tuo padre vero?- Mi aveva chiesto...continuando poi dopo una breve pausa: -Non devi preoccuparti per lui amore di mamma.....ci parlo io con tuo padre.- Prima ancora che le potessi rispondere,mi aveva tappato la bocca con le sue tumide labbra mulinando ancora nel mio cavo orale la sua saettante lingua. La sera a cena tutto si era svolto nel più tranquillo dei modi. Mia madre aveva cucinato e servito a tavola per me mio padre e se stessa giacché mia sorella non era rientrata dalla giornata trascorsa dai nonni. A tavola il pensiero che mia sorella oramai diciannovenne fosse a casa del padre di mia madre che ...
    ... non si era mai fatto scrupoli del rapporto incestuoso che intratteneva con la figlia(mia madre) mi aveva un po'inquietato. Gelosia? Senso fraterno di protezione per la sorellina? Subito però,quel pensiero più frutto della della mia confusione che di un pericolo reale,era sparito dalla mia mente i cui pensieri erano occupate da ciò che stava avvenendo e che,era previsto,accadesse più tardi. Al termine del pasto,io e mio padre siamo andati in salotto a vedere la TV mentre lei si era occupata di sparecchiare e caricare la lavastoviglie. Dopo più di un'ora col passo ovattato da pantofole rosa con grossi ponpon dorati e anticipata dall'inebriante olezzo del suo profumo,l'abbiamo vista apparire in salotto in tutta la sua sinuosa figura. Indossava una lunga vestaglia "Versace"in seta nera con disegni dorati che,stretta in vita,metteva in risalto le sue magnifiche forme. Un ampio spacco laterale,nel momento in cui si era chinata per sedersi in mezzo a noi,scopriva in modo generoso,la coscia dal lato di mio padre il quale non le aveva dedicato nessuna attenzione. Dopo alcuni minuti in cui gli unici suoni nella stanza erano quelli del televisore,mia madre,rivolgendosi a me aveva detto: -Mimino...perché non vai a fare una doccia....io l'ho già fatta!?- Sul mio viso di era stampata una rossa maschera d'imbarazzo e lei,intuendo la mia titubanza,aveva schiacciato la sua gamba sulla mia e con una mano mi aveva energicamente spinto ad alzarmi. Mentre mi allontanavo a piedi nudi,avevo sentito ...
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