Il Castello: Una cenetta molto intima
Data: 21/04/2019,
Categorie:
scambio di coppia
Autore: Patrizia V., Fonte: EroticiRacconti
... lascia intontita, frustrata e più infoiata di prima. Cazzo. Eva non si è accorta di niente… Almeno credo. Per come la conosco, se anche si fosse accorta che mi sono masturbata guardandola studiare, avrebbe fatto finta di niente per il gusto sadico di farmi crogiolare nel desiderio del suo corpo. Che stronza. Quanto la amo… Non abbiamo veramente bisogno di soldi: abbiamo liquidato il lingotto d’oro che era accidentalmente rimasto a bordo della Serenissima quando abbiamo consegnato il tesoro alle autorità, l’attracco è pagato fino alla fine dell’anno e la nave è in regola con le manutenzioni e i rifornimenti. Bisognerà pensare a tirarla in secca e far manutenzionare lo scafo l’anno prossimo; per ora abbiamo solo metà dei soldi necessari, ma in dodici mesi dovremmo avere tutto l’occorrente. Intanto però ho deciso di andare al casinò. Come dicevo non è che ci servano soldi, però una marchetta di tanto in tanto è sempre utile farla, per tenere un po’ di contante a disposizione per le piccole spese e anche per non far dimenticare la mia faccia alla clientela abituale… Ma cosa sto dicendo? Non è il caso di prendermi in giro da sola. Diciamola tutta: ho bisogno di cazzo. Un cazzo che mi scopi e mi strappi alla frustrazione dei miei desideri inappagati. Eva si offre di accompagnarmi. Che tesoro… Lo sa che sono in fregola. Non è colpa sua: facciamo l’amore due volte al giorno, a volte anche tre; sono io che ho le scalmane. Lei deve studiare, ha un esame alla sessione invernale, e la ...
... sua testa è occupata mentre la mia è libera di fantasticare su tutte le mie complicate fantasie sessuali che fanno di me una ninfomane senza speranza. Mi metto in tiro: tacchi da sei, calze di seta grigie, abito aderente con spacco rivelatore e schiena nuda, pelliccia e bigiotteria da puttanone di classe… Bacio Eva e mi avvio al vaporetto. *** Rientro che sono le quattro del mattino. Che notte di merda. Al casinò mi sono fatta abbordare da un bel tipo elegante di quelli che piacciono a me: era lì con la moglie, ma siccome quella con il demone del gioco è lei, lui gironzolava fra i tavoli e il bar per passare il tempo. Abbiamo fatto conoscenza al bancone del bar: lui è un mezzo aristocratico austriaco, pieno di soldi e (dice lui) perfino con un castellotto in Carinzia. Sarà. Quando si accorge che la mogliettina si è lanciata in una partita di Backgammon che prenderà almeno due ore, si lancia: mi propone un salto nel suo albergo, subito dietro al casinò. Inarco un sopracciglio e gli domando se il suo castellotto è abbastanza grande perché si possa permettere una notte con una come me… Lui sorride e mi chiede il mio prezzo; io sparo cinquemila e lui non batte ciglio. Anticipati: bonifico diretto sul mio conto corrente. Lui mette mano al cellulare ed esegue prontamente. A questo punto non posso più tirarmi indietro: sono in ballo e ho un’etica professionale… In più, il tipo mi piace e la fica mi prude ancora dal solitario del pomeriggio. Ci defiliamo e raggiungiamo in fretta la sua ...