1. Il Castello: Una cenetta molto intima


    Data: 21/04/2019, Categorie: scambio di coppia Autore: Patrizia V., Fonte: EroticiRacconti

    ... camera d’albergo, o forse dovrei dire la sua suite. Kurt – si chiama così, o almeno è il nome che dichiara – ha classe e ci sa fare. Champagne, musica di sottofondo, due carinerie, una carezza delicata seguita da un’altra più intima, un bacio a fil di labbra per farmi assaporare appieno il suo dopobarba di ottimo gusto… Ci rotoliamo sul divano ancora vestiti e cominciamo a darci dentro. Il bel Kurt è ben fornito: virile e dotato, con un’esperienza consolidata e uno stile innato che mi fanno apprezzare fino in fondo la marchetta. Non ho un uomo da almeno due settimane, e apprezzo la cavalcata: il maschio mi scopa a pecorina dopo un lungo servizio orale reciproco, poi mi rivolta e mi prende da davanti fino a farmi godere. Mi viene in bocca, e io lo gratifico con un ingoio completo. Lui è soddisfatto del servizio, e mi propone un bis. Io sorrido sorniona e lo avverto che questo significa raddoppiare la parcella, ma lui annuisce senza problemi. Io riparto di bocca e lo tiro di nuovo bello duro prima di montargli in sella; lo cavalco per una mezzoretta buona, mentre lui mi strapazza i capezzoli tirandoli e mordicchiandoli come piace a me… Una gran bella scopata. Perché allora è stata una notte di merda? Perché il “bis” ha scombinato la tabella dei tempi e la partita di backgammon è durata meno del previsto. La cornuta è tornata in albergo e ci ha colti in flagrante copula, e ha fatto un casino. Non è la prima volta che mi capita, però questa volta la tipa (peraltro fisicamente ...
    ... piuttosto gradevole) si è messa a gridare in tedesco, e siccome io non capisco un accidente di crucco, mi ha infastidita parecchio. Se fosse diventata violenta le avrei rifilato un ceffone e la cosa sarebbe finita lì, ma lei ha mantenuto il controllo, limitandosi alle contumelie in ostrogoto mentre Kurt cercava di farla ragionare. Alla fine, mi sono girate le ovaie; mi sono rivestita e me ne sono andata senza riscuotere l’extra che mi spettava per il “bis”. È per questo che quando rientro sono incazzata. Eva è un tesoro: mi consola, fa la doccia assieme a me, mi offre un caffè, mi dà una carezza, un bacino, e poi mi lecca la fica fino a farmi godere. Ci addormentiamo abbracciate, e così tutto sommato la notte non è poi così brutta… *** Il mattino dopo piove ancora. Ci alziamo con calma, facciamo di nuovo la doccia insieme pomiciandoci pesantemente come al solito sotto il getto dell’acqua calda, poi io preparo la colazione mentre Eva controlla la posta elettronica. - Pat! È così che comincia questa storia: con un’e-mail in tedesco. *** Il tempo fa sempre più schifo. Non mi sembra proprio il caso di usare la moto per arrivare fin oltre Klagenfurth, così noleggiamo una macchia in aeroporto, ci carichiamo i bagagli senza impazzire a trovare la soluzione più ergonomica possibile, e partiamo allegramente diretti prima a est e poi a nord. La sorprendente e-mail era di Kurt. Si scusava per la scena della sera prima e mi avvertiva di aver mandato i soldi rimanenti sullo stesso conto dove ...
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