1. Maela - la mammina p. 3


    Data: 21/04/2019, Categorie: Etero Autore: nerchiadura

    Ormai era un bel po' che ci frequentavamo con Maela, la mamma del compagno di calcio di mio figlio.
    
    Ad ogni allenamento, lasciati i ragazzi, ci rifugiavamo in un motel, ma stava iniziando a non bastarti più.
    
    Infatti lei, data la sua poca esperienza sessuale, voleva - anche se non me lo diceva apertamente e godeva sempre intensamente ogni volta - provare pratiche nuove.
    
    Onestamente non volevo azzardare troppo, perché sbagliare mossa avrebbe potuto significare non sperimentare più, ma il mio ego voleva quelle splendide labbra sul cazzo.
    
    Fu così che durante un viaggio per una trasferta, menyre i ragazzi giocavano con i videogiochi, le presi la mano e l'accarezzai. Subito ebbe un sussulto, mi guardò intensamente con aria interrogativa, ma si calmó subito vedendo che io ero tranquillo e loro giocavano fregandosene del mondo. Dopo qualche carezza sempre più lasciva, sposta le nostre mani verso il suo interno coscia puntando piano piano lo strappo dei suoi jeans sulla coscia. Non appena raggiunsi la pelle, la vidi avere un fremito ed in risposta mi fisso negli occhi mordendosi le labbra rosse. Intendo che non potevo andare avanti per molto a trattenermi, lasciai perdere ed arrivammo a destinazione. Una volta imbarcati i ragazzi per la partita, facemmo capolino con altri al bar del campo per il caffè di rito, poi con la scusa di ver dimenticato la borsa in auto (come scoprii dopo l'aveva fatto apposta) ci allontaniamo verso l'auto che era in un parcheggio di una fabbrica ...
    ... distante dal campo e piuttosto isolato.
    
    Arrivati alla macchina cercai di prendere la borsa ma lei mi precedente "che fai adesso non mi accarezzi più? Mo accendi e poi scappi?" ridendoci sopra, la abbracciai amorevolmente le diedi un bacio sulle labbra cercai di prendere la borsa. Cercai perché, mentre aprivo la portiera, lei mi tirò a se e mi mise la lingua in bocca. Cercai di calmarmi e calmarla" stai buona, siamo di giorno in un parcheggio può arrivare chiunque."
    
    In tutta risposta, guardandomi negli occhi mi diede una strizzata al pacco, tastando la mia eccitazione e disse" mmm lui ha voglia, io ho voglia, tu? "
    
    " io se non stai ferma te lo ficco in bocca così finisce tutto e stiamo tutti più tranquilli ".
    
    "ne sei sicuro?" mi disse facendo un risolino che era tutto un programma, aggiungendo "andiamo a vedere la partita va, così stiamo tutti meglio" e scoppiò in una risata.
    
    Mentre tornavamo al campo ripensaci alle sue parole e mi accorsi di non avere le sigarette e di averle in macchina, così tornammo al parcheggio. Aprii l'auto, entrai, cercai ma non le trovavo, le chiesi se poteva guardare lei dietro - era ancora fuori dall'auto - caso mai mi fossero cadute di tasca. Scesi dalla macchina e vidi il suo culetto fantastico in bella vista mentre mi cercava le sigarette sotto il sedile e mi fu automatico appoggiarle il mio bacino contro. "ora non ci ha visto nessuno vero?" fu la sua risposta.
    
    Intanto non mi spostavo, lei non si spostava e tutto questo struscio ...
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