1. Chiara di notte, in un parcheggio


    Data: 23/04/2019, Categorie: Cuckold Sesso di Gruppo Autore: flinn

    ... l’auto che ci ha illuminati si affianca alla destra della nostra. “Togli le mani dai seni!” le dico. Chiara obbedisce, e posa le mani sulle gambe. Il suo sguardo resta fisso nel vuoto, in avanti, lei si trova in uno stato di tensione insostenibile…Intanto apro il finestrino di destra, mentre il nostro visitatore fa altrettanto con quello del lato guidatore. Fa capolino un uomo smilzo, di mezza età, calvo, che ci dice “Cercate compagnia?” “Ciao,” rispondo gioviale, “la mia donna, qui, cerca compagnia.” “Posso salire su con voi?” domanda il tipo. “No, viene lei da te. Tu però mi dai le chiavi della tua macchina” “Prendile” risponde lui, e le lancia attraverso il finestrino, “ora, se la signora, o signorina, vuole farmi visita… “ “Vai da lui Chiara, e fai tutto quello che vuole…” “Ma come, così, a freddo…” obietta lei “E cosa volevi, un invito a cena?” le rispondo ridendo, “Coraggio, VAI DA LUI!” “E come esco… così?” mi dice, indicando i seni nudi. “E certo, tanto poi ti spoglierebbe lo stesso lui, quindi per metà sei già pronta. Forza Chiara, ora poche storie, muoviti…” “va bene… ecco, vado…tu però resta qui accanto.” ed esce dall’auto; passando dietro quella dell’uomo, va a sedersi sul sedile accanto al posto di guida. “Ehi amico,” dico io, “trattala bene, è la sua prima volta qui, e niente anal…” “Ok, va bene” risponde l’uomo ridendo. Appena Chiara gli si siede accanto lui subito allunga una mano a tastarle i seni – prevedibile il porcello – poi si china a leccarglieli. ...
    ... Chiara è immobile, come pietrificata. Poi lui prende a baciarla sul viso, in bocca, vedo che cerca di forzare con la lingua tra le sue labbra, la abbraccia e intanto inizia a reclinare il sedile su cui è seduta. Lei mi lancia un’occhiata smarrita, io le mando un bacio e le rivolgo un cenno di incoraggiamento, poi Chiara scompare, inghiottita dall’abitacolo dell’uomo. Nel buio non distinguo nulla, e neanche mi interessa. Vedo i pantaloncini di lei poggiati frettolosamente sul cruscotto dalla mano dell’uomo, poi d’un tratto entrambe le gambe di Chiara si alzano verso il tettuccio, come se qualcuno la stesse leccando in mezzo… Passano circa venti minuti, durante i quali più volte vedo la sagoma dell’uomo agitarsi e contorcersi confusamente sul corpo della mia ragazza, poi un bel momento lo vedo accasciarsi sul sedile di guida. Chiara recupera in fretta i pantaloncini, li indossa e torna nella nostra auto. Io allungo le chiavi al tipo, che faticosamente mette in moto e si allontana. La guardo. Chiara sta seduta a capo chino e piange in silenzio. Poi: “era questo che volevi…” mi dice “ volevi che fossi trattata come una puttana” e tira su col naso. “Ti ha fatto del male?” le chiedo. “No, no, solo che era… era così meccanico, freddo, stava su di me, dentro di me, mi metteva le mani dappertutto, ansimava, mi si muoveva dentro, non diceva una parola, solo un rantolo alla fine, quando ha detto…” e qui Chiara esita… “Cosa ti ha detto, amore?” “Mi ha detto di ingoiare…” risponde lei ...
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