1. Il Tradimento


    Data: 26/04/2019, Categorie: Etero Lesbo Sensazioni Autore: A_Scrittore, Fonte: RaccontiMilu

    ... avrebbe dovuto amare quell'uomo, che non sarebbe dovuta restare per un attimo in più in quella casa che ormai sapeva di tradimento. Così richiuse silenziosamente la porta e ritornò rapidamente sui suoi passi, mentre un pensiero le balenava in mente accecandola: e ora dove si sarebbe diretta?Prese tutto ciò che aveva posato entrando e scese in fretta e furia le scale. Gradino dopo gradino si trovò fuori e l'aria gelida della serata riuscì per qualche istante a rinfrescargli la mente. Salì in macchina e si sedette mentre il mondo le crollò addosso. Non sapeva cosa fare, eppure da un pò di tempo intuiva che ci fosse qualcosa tra suo marito e sua madre. Livia era diversa, era più felice e meno burbera del solito e ogni tanto parlava di un corteggiatore segreto che la adulava riempiendola di complimenti. Trovandola quasi sempre in casa non sapeva proprio chi potesse essere quest'uomo, e i suoi sospetti si erano rivolti sul marito, ma non aveva avuto mai modo di constatarlo fino a quella sera.Appoggiò la testa sul bordo ...
    ... del volante, stando attenta a non urtare il clacson. Dai suoi bellissimi occhi marroni iniziarono a scendere le prime lacrime, scatenandosi in un pianto che durò per diversi minuti. Quando riuscì a riprendersi, ormai, aveva la gola secca e la bocca asciutta, e deglutì amaramente mentre sentì di aver bisogno di un pò d'acqua. Ma in quel momento la priorità divenne il cercare un aiuto che potesse aiutarla a dimenticare.Prese rapidamente il cellulare che aveva nella tasca del giaccone posato sul sedile passeggero e, non appena riuscì a tirarlo fuori, un brivido di salvezza le attraversò il corpo. Con cura quasi maniacale compose il numero di una collega, una con cui era in buonissimi rapporti e le confidava tutti i suoi segreti. Ormai la chiamava così spesso che sapeva il suo numero a memoria. Premette con forza il tasto della chiamata e si portò il telefono all'orecchio mentre deglutì faticosamente, tentando di rimpastare la gola. Qualche squillo dopo rispose una voce femminile e gioiosamente squillante: era Sandra. 
«123»