1. Culetto da sogno


    Data: 27/04/2019, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: tragittiscolpiti

    ... era sempre più frenetica e incontenibile, ma solo quando sono rimasti in due ho permesso che le venissero tolte le mutande e che godesse delle loro mani. Uno prendeva la sua bocca e l’altro la masturbava e le strusciava il cazzo tra le chiappe mentre parlottavano tra loro di quanto fosse vacca e porca.
    
    Hanno cominciato a sculacciarla sempre più forte e, nonostante il suo mugolio fosse sempre più evidentemente disperato, i due non hanno smesso finchè non sono intervenuto io, invitandoli a calmarsi. Quasi ridevano mentre si scusavano con aria da finti tonti, ma questo è stato l’unico intoppo della serata.
    
    Dopo l’ultima spalmata il suo culo era rosso e lucido, quasi si individuavano le tracce dei vari strati tendenti al bianco. I ragazzi hanno applaudito mentre lei arrossiva e continuava a muoversi eccitata. La ho fatta scendere e le ho fatto indossare il soprabito per condurla fuori dalla casa. Mentre camminavamo verso l’uscita complimenti d’ogni genere e proposte di bis le venivano sia sussurrate nell’orecchio che annunciate ad alta voce. So che avrebbe voluto rimanere e farsi scopare: in quel momento in lei, dopo tanta eccitazione, non c’era voglia più potente che quella d’un cazzo nella figa.
    
    Proprio per questo la volevo tutta per me, così le ho detto di salutare i ragazzi perchè andavamo a scopare. Lei ancora bendata ha sorriso ...
    ... maliziosa, poi si è orientata verso di loro appoggiando il culo sul mio cazzo durissimo: “Ciao ragazzi, grazie di tutto...ora io vado a farmi scopare...” .
    
    Come nei patti così ce ne siamo andati. Ubriaca di desiderio come mai l’avevo vista ha mostrato pure d’apprezzare i volgari saluti dei nostri amici. In macchina non ha mai smesso di pregarmi di accellerare e in un lampo siamo arrivati.
    
    Abbiamo parcheggiato e raggiunto velocemente l’ascensore attraverso il giardino condominiale. Il soprabito copriva il suo corpo, ma non il viso sconvolto dalle fatiche e ricomposto nel trucco solo frettolosamente in macchina. Quando le porte si sono chiuse mi ha baciato con ardore, poi ha fermato con l’alt la salita dicendo che non ce la faceva più: voleva il cazzo, almeno un po, subito.
    
    Si è messa a novanta e l’ho scopata deciso finchè non ho sentito delle voci sulle scale che si domandavano cosa fosse successo e chiedevano a gran voce se qualcuno avesse bisogno d’aiuto. Il suo culo era incredibilmente appiccicoso e nell’aria gli odori di sei maschi diversi componevano un miscuglio impossibile da ignorare.
    
    Abbiamo sbloccato l’ascensore sperando di non incrociare nessuno sul pianerottolo, ma di fronte all’apertura delle porte ci siamo trovati il nostro vicino col cane. Non vi dico che feste e che sguardi......e non vi dico che chiavata subito dopo......
    
    . 
«12»