Lo sconosciuto
Data: 28/04/2019,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: martaeteo
... sconosciuto e me lo porgi affinché anche io assapori di te.
Hai un gusto diverso, ma buono. La tua erezione è sapientemente dura come il marmo... le mie mani cercano il tuo addome perfetto segnato, striato oserei direi.
Lo trovano lo sfiorano. Il mio corpo prende confidenza col tuo ed inizia a danzarci. Inizi a tenermi, la danza è perfettamente cucita su di noi. Mi tieni ferma, mi spingi sulla parete di vetro... le tue braccia a tener ferme le mie, le tue gambe si fanno spazio la tua erezione è gonfia si accarezza al mio clitoride e scivola dentro di me: sembri essere disegnato per me, per il mio spazio, indossi perfettamente la mia vagina affondando e sentendo un’eccitazione profonda, lussuriosamente bagnata.
Ora non sei più l’uomo sconosciuto, ora sei l’uomo, quello per antonomasia, ora fai parte di me...
La tua verga è granitica mi esplora dentro, mi stimola così affondo che mi sembra di perdere i sensi, ma tu mi tieni li attaccata alla parete di vetro e non permetterai che i miei sensi mi abbandonino. Continui a volermi, pizzichi delicatamente i capezzoli ormai turgidi, li succhi, li lecchi...
La tua verga prende sempre più spazio nella mia infinita eccitazione che si fa sempre più fluida, sempre più ampia, sempre più abbondante. La tua lingua si incontra ...
... finalmente con la mia in un turbinio di sensi dallo spessore eterno, il sapore è quello di un gusto senza tempo, ma ormai lo sai lo hai capito, non ti resisto oltre, ho bisogno che tu mi tenga ora come non mai, ho bisogno che tu affonda ancora più giù, che tu senta il mio gemito di piacere intenso, lussurioso, forte e deciso. Il godimento mi stordisce, mi fa tremare le gambe mi fa sentire ovattata sotto lo scroscio dell’acqua....mi tieni sempre più stretta, la tua verga è talmente dura e gonfia che non può far altro che esplodere, esplodermi dentro. La tua esplosione mi racconta di un desiderio inatteso e forte, l’apice del mio orgasmo ti consegna quell’orgoglio di uomo che è solo tuo. Sento il tuo calore, sento le tue gambe cedere una frazione di secondo, sento una forza sconfinata salirmi fino in testa, continui a stringermi mentre ti accompagno dolcemente verso la fine del tuo orgasmo, cerchi le mie labbra le trovi: sono lì per te, le nostre lingue si intrecciano, sei ancora dentro di me non è ancora il momento di uscire...
L’acqua torna a farsi sentire, scende sui nostri corpi voluttuosi che sembrano essere stati disegnati per incastrarsi, per legarsi perfettamente.
Rimango lì sotto la doccia e tu non più sconosciuto vaghi già per altre mete, per altre quintessenze..