La figlia del mio amico
Data: 29/04/2019,
Categorie:
Etero
Autore: gigioinno
... Giovanni, che interruppe il nostro mezzo flirtare salutandomi:
-Ben arrivato Luigi. Vedo che hai già conosciuto mia figlia"
-"Si, ci siamo giá presentati. Non mi avevi detto di avere una figlia così bella!" Risposi in tono ironico guardando Chiara che diventò rossa.
Così dopo aver parlato del più e del meno, discusso su qualche pettegolezzo aziendale, iniziammo o meglio iniziai, a lavorare! Il pomeriggio passò velocemente, dovevo semplicemente cambiare dei rubinetti ormai obsoleti e rovinati della cucina.
La sera non feci altro che pensare a Chiara. Qualche ventenne me l'ero scopata, ma questa ragazzina mi aveva davvero colpito e non capivo il perché. Provai a non pensarci piú, cercavo e dovevo rimuoverla dalla mia testa, una ragazza di 16 anni non poteva avere tutto questo potere su di me. E poi se anche fossi andato a fondo, se anche fossi riuscito ad arrivare nel posto suo più intimo? Era minorenne e pur sempre la figlia di un collega, avevamo amici in comune... no, no... troppe complicazioni! Decisi di abbandonare l'idea di portarmela a letto. Sfortunatamente però, a rendere arduo il mio percorso di "abbandono al programma", ci si mise proprio Giovanni. Un uomo bravissimo nel suo lavoro e con le scartoffie, ma decisamente negato nei lavori manuali. Mi chiese se gli potevo fare delle piccole ristrutturazioni qui e lì, a casa sua. Montaggio di mensole, flessibili dell'acqua nuovi, impianti elettrici, tubi del gas e cose simili. Naturalmente, sottolineò, "ti ...
... pagherò e tu non dovrai fare questioni" mi disse un giorno. Così iniziai a frequentare sempre più spesso la casa del mio collega ed ovviamente incontravo altrettanto spesso Chiara. Qualche volta da sola, qualche volta con i genitori. Vederla era una gran fatica, nel senso che fisicamente avrei voluto scoparmela in tutti i modi, ma psicologicamente ero frenato per i motivi già detti. Ma nascondere o soffocare un istinto sessuale, non é facile! Me ne ero accorto io, se ne era accorta Chiara. Lei notava che la spogliavo con gli occhi ogni volta che ne avevo l'occasione, io notavo che lei trovava sempre un modo per starmi intorno! Le prime settimane furono abbastanza tranquille, ma poi più passava il tempo, piú Chiara alzava la posta. I primi tempi si limitó a provocarmi con atteggiamenti che ai piú potevano sembrare normali per una ragazza cosí giovane. Un po' come quando vedi una bella fica camminare in un centro commerciale, come se stesse sfilando. Lei faceva altrettanto, ogni sua mossa era calcolata, sapeva che qualcuno la guardava e quindi si muoveva di conseguenza. Quel "qualcuno" che la osservava, ero proprio io e lei lo sapeva! Lo sapeva quando ogni settimana accogliendomi in casa sembrava stesse al mare, visto il suo abbigliamento ridotto ai minimi termini. Lo sapeva quando mi dava una mano nei lavori, gli chiedevo un utensile e piegandosi nel prenderlo, la sua scollatura mi mostrava le sue piccole tette. E lo sapeva anche durante qualche cena a cui ero stato invitato dai ...