1. Non era previsto Cap. 11 Era già tutto previsto: Chat prima della cena


    Data: 29/04/2019, Categorie: Tradimenti Autore: Vicx

    Vi ho già raccontato la mia storia con Anna, che credevo conclusa, sepolta. La nostra vita scorreva felice e come sempre ci amavamo, ignari dei pericoli che la nostra esperienza precedente aveva instillato in noi. Quelle sensazioni provate.. sconosciute fino ad allora erano state troppo forti perché potessimo cancellarle definitivamente, lei aveva provato il piacere di sentirsi femmina oltre che moglie… mamma, e senza quel retrogusto amaro che lascia ogni tradimento, quei sensi di colpa che arrivano dopo aver fatto sesso con un altro. Io, invece, avevo scoperto il fascino perverso di lasciare la mia donna tra le braccia di un altro. Lasciarla dominare… standogli vicino, proteggendola, accudendola. Il dolore, il senso di vuoto provato si erano da subito trasformati in una eccitazione fortissima, avevo vissuto settimane come sopra una nuvola, sempre eccitato.. sempre pronto a far l’amore, sempre pronto a sapere. Tutto questo, ritornando alla normalità della vita quotidiana, appagante e tranquilla quanto si voglia, mancava. Mancava ad entrambi, che non ce lo confessavamo, ne all’altro ne a noi stessi. Ma nei momenti in cui rimanevo da solo…. Quando avevo bisogno di eccitarmi, spesso le scene che mi scorrevano davanti agli occhi erano quelle dei suoi video, o quelle nella macchina all’uscita del ristorante dopo l’incontro con il dottorino. Mi vergogno a dirlo, ma mentre le mie dita entravano in lei, mentre la mia bocca assaporava il suo sesso, mentre facevamo l’amore, cercavo ...
    ... sempre dentro di esso il sapore del peccato. La mia angoscia era di parlarne ancora con lei, perché anche per me, era inammissibile questo desiderio di vederla tra le braccia di un altro ed essere allo stesso tempo l’uomo pronto a proteggerla, rassicurarla. Avevo insomma paura che lei perdesse stima di me. Avevo voluto giocare con il fuoco… ma forse mi ero avvicinato troppo, e per conoscere la verità fino ad in fondo forse mi sarei dovuto bruciare. Avevo paura che il nostro rapporto ne risentisse, mi ero illuso che il nostro amore fosse in grado di sconfiggere questo demone che mi aveva catturato.. ma avevo bisogno dell’uno e dell’altro. I segnali erano inequivocabili, nella confusione della mia mente, scorgevo chiaro il mio desiderio di rivivere quel gioco erotico nato tra le nostre menti. Non conoscevo fino ad in fondo i suoi pensieri, visto che evitava con cura l’argomento. Ero certo che non avesse più visto l’altro. Oltretutto aveva avuto una importante offerta di lavoro da una ditta concorrente, perciò tutto era cambiato… tranne le nostre menti. Ero catapultato in un contesto che mi faceva sentire vicino scrittori della mia gioventù. Come Goethe, Hesse, Sthendal e Tomas Mann raccontavano delle lotte intestine interne, delle prove alle quali l’uomo era sottoposto quando spirito e carne venivano in contrasto. Io mi sentivo alla stessa stregua in lotta fra l’uomo e il lupo che erano dentro di me. Avevo trovato conforto anche nell’amicizia virtuale che qualche mio lettore mi ...
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