Una bella solidarietà - 2 parte
Data: 30/04/2019,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: grillino
... viso, la sua Lacoste madida si sudore… i suoi colpi di reni mi sfondano, ho il culo in fiamme, è più vigoroso del previsto…mi spacca il culo! Ma il ragazzo dura poco, inizia a gemere, non sa che dire dal piacere…spinge sempre di più dentro il cazzo, e poi lancia un urlo strozzato fermandosi dentro di me, vibra scosso dall’orgasmo! Mi ha sborrato in culo, nel preservativo… Lo guido nei movimenti finali “…bravo amico mio, bravo…m’hai sborrato dentro, da bravo maschietto…ora esci fuori piano piano….” ma Davide è impacciato, uscendo dal mio culo fa sfilare il preservativo dal pisello ammosciato, allagandomi il culo dello sperma nel serbatoio, e colando sulle lenzuola. Vabbè, poco male… Lo accarezzo, lo rilasso “…allora amichetto mio, ti è piaciuto?...la tua prima scopata!...” Davide sorride perso nel suo buio “…è stato bellissimo…Andrea, ti ringrazio…mamma mia che roba…ma con le femmine sarà uguale?” ed io rispondo “…la fica è più bella, ha altri pregi…vedrai che belle scopate che ti farai, ora non sei più vergine…se ti va lo rifacciamo, così fai più esperienza, tanto qualche ragazza la inculerai certamente!” Davide è oggi un bel giovanotto laureato, felicemente fidanzato con una coetanea che lo soddisfa in tutto, anche con il rapporto anale, nel quale so che eccelle! GIULIA Per un periodo ho assistito anche Giulia, una donna di 40 anni colpita da un leggero ictus un anno prima che le ha semiparalizzato la parte sinistra del corpo, lasciandole alcuni problemi funzionali e ...
... disensibilità corporea. Sposata e madre di due figli, l’accompagnavo in auto a fare la riabilitazione al S. Martino. Era una bella donna, un po’ in carne e vestita in modo appariscente e sexy, nonostante l’uso della sedia a rotelle, trasudava sesso solo a guardarla e a parlarci. La malattia non aveva smorzato questa sua naturale voglia. Il marito era un povero cretino, operaio turnista all’Ansaldo. Anche con lei, entrai subito in intimità e amicizia, e l’obiettivo era scoparmela in qualche modo. Un mattina la riaccompagno a casa dall’ospedale, la porto sino in camera da letto per farla riposare, ma Giulia non ha fatto altro per tutto il giorno che strusciarsi addosso a me, provocandomi e ormai il cazzo nei pantaloni stava scoppiando! Il marito è al lavoro…lei mi guarda sorniona e mi chiede di aiutarla a spogliarla…imbarazzato, accetto e le sfilo le scarpe, e nel mentre che le tolgo un maglioncino lei mi palpa il pacco tra le gambe, e maliziosa mi dice “caro il mio assistente…siamo eccitati eh!?...quindi questa paralitica è capace ancora di far rizzare qualche bel pisello…” è evidente che la Giulia è in cerca di conferme in risposta alla sua malattia, ed io la voglio possedere con un certo cinismo …le esigenze combaciano! Mi faccio massaggiare l’uccello nei pantaloni, e subito dopo me lo sfila prendendolo in bocca, iniziando un favoloso pompino. La signora è bravissima, succhia il mio cazzo con sapienza e voglia, leccandolo dalla cappella alla radice, masturbandolo con le sue mani ...