1. Dubbi?


    Data: 30/04/2019, Categorie: Etero Autore: BlackB

    *Piccola premessa è il continuo del racconto breve la segreteria, ma è godibile anche da solo Dubbi? Restai in ufficio fino alle dieci passate, ma questo non mi risollevò il morale. Quella donna stava diventando un ossessione. Fin dal suo colloquio ne ero rimasta impressionata, ma pian piano il suo fascino mi aveva stregata.. ora la desideravo. Questa consapevolezza aveva fatto sorgere in me molti dubbi. Entrai nel mio appartamento in punta di piedi, sicura che il mio compagno stesse già dormendo. Stanca mi liberai velocemente dei vestiti e entrai in bagno per una doccia calda, sperando di rilassarmi. Il problema è che la doccia porta spesso a pensare è molto. Crollare sulla scrivania non è esattamente un comportamento professionale e sognare la propria segreteria rendeva la cosa molto più imbarazzante. Uscii calda e per nulla più rilassata, ma felice di poter entrare nel mio letto, sperando in un sonno tranquillo. Mi asciugai velocemente e prima di raffreddarmi troppo mi infilai nel letto. Il freddo delle lenzuola mi fece rabbrividire e avvicinare automaticamente al mio compagno, Alex. Il suo calore mi avvolse portando con sé il suo odore e mi sentii subito meglio. Il respiro caldo e regolare finiva sui miei capelli e lo sterno spingeva sulla mia schiena. Mi sentii subito più tranquilla e mi girai per guardarlo. Dalla finestra entrava una tenue luce che permetteva alla stanza di restare in una semi oscurità. Pian piano i miei occhi si abituarono abbastanza da riconoscere i ...
    ... tratti del viso di Alex. Allungai una mano, affondandola tra i suoi capelli per poi farla scendere lungo il viso e giù fino alla mandibola. Era un bellissimo uomo. Il viso squadrato e i tratti duri sembravano addolcirsi mentre dormiva e la barba corta era così attraente. Raramente potevo accarezzarla come stavo facendo e mi avvicinai ancora avida del suo odore. Portai una mano dietro la mia testa e l’altra la lasciai scendere ancora verso il suo petto, nudo. Lo sentii protendersi verso di me e tornare indietro a ogni respiro e con essi sentii lo scandire del tempo. Tutto sembrò rallentare e tutto quello a cui riuscivo a pensare erano quei piccoli peli morbidi tra le mie dita. Continuai a scendere sentendo il calore che lentamente mi invadeva e arrivai alla sua pancia, più liscia e morbida. Poi mi soffermai qualche secondo sull’elastico dei suoi boxer e guardandolo ancora in viso cominciai ad accarezzare il suo membro. Era freddo e molle sotto il tessuto e sentii il desiderio di rimediare, mentre il calore tra le mie gambe aumentava ancora. Spostai l’elastico dei boxer e cominciai ad accarezzarlo direttamente, tenendolo ben saldo tra le dita. Alex sospirò e il suo respiro si fece leggermente più pesante, ma niente fece presagire che si stesse per svegliare. Mi leccai le labbra sentendo una leggera voglia di averlo lì nella mia bocca. Portai le lenzuola oltre la mia testa e cercando di fare più piano possibile e di non svegliarlo mi piegai verso il basso, arrivando con la testa ...
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