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Dubbi?
Data: 30/04/2019, Categorie: Etero Autore: BlackB
... al livello del suo inguine. Continuai ad accarezzarlo con la mano per qualche secondo e completamente cieca lo indirizzai verso la mia bocca. Non ancora abbastanza duro dovetti tenerlo con la mano per qualche tempo, ma sentirlo crescere e indurire dentro di me era sempre più eccitante. Nell’oscurità potevo percepire molti più particolari e odori… adoravo il suo odore. Quando finalmente lo sentii indurirsi abbastanza portai la mano tra i peli dei suoi testicoli cominciando a massaggiarli. I gemiti che riuscivo a rubargli mi spingevano a continuare. Dopo poco però lo sentii muoversi e portare una mano sulla mia spalla. - Amore ma che fai? La sua voce non fece altro che alimentare il fuoco che sentivo e senza realmente rispondergli cominciai a leccarlo lungo tutta la lunghezza dell’asta, finendo di leccare fin sotto i testicoli. Ne presi uno tra le labbra e succhiai appena prima di lasciarlo e continuare verso l’alto. Lo ripresi in bocca spingendomi sempre più affondo e finalmente sentendolo duro. Il respiro di Alex diventava sempre più pesante e la presa sulla spalla si spostò sulla mia nuca spingendo appena quando cercavo di prenderlo tutto. Allargai ancora le labbra e portai la lingua verso il membro lasciandomi trasportare dalle sue spinte finché non sentii la voglia e il calore tra le mie cosce insopportabile. Mi allontanai e salii verso il suo viso incontrando i suoi occhi. - Non resisto più – gli dissi e subito lui si allungò verso di me baciandomi. Un bacio famelico ...
... dove le nostre lingue si cercavano e trovavano in un vortice di piacere. Mi spinse sotto di lui e subito mi divincolai - No, voglio farlo io. Lo vidi sospirare e sorridere nell’oscurità e con un ultimo morso alle mie labbra si stese pronto a ogni mia azione. Mi inginocchiai su di lui, portando a strofinare i nostri inguini, mentre le nostre le nostre labbra ripresero a torturarsi. Poi seduta sulle sue gambe portai le sue mani ai lati del mio bacino e sentire la sua stretta salda e il suo membro sempre più pressante cominciava a rendermi impaziente. Mi alzai e lo vidi sorridere ancora, era consapevole della mia voglia. Presi tra le mani quel pene ormai pronto e duro e lo portai sotto la mia apertura mentre mi piegavo piano verso il basso. La penetrazione fu lenta e più scendevo più mi sentivo riempire, quando finalmente arrivai a sedermi sulle sue gambe rimasi per qualche attimo ferma, beandomi di quella sensazione di pienezza. Alex mi assecondò e quando finalmente presi a risalire mi aiutò a sollevarmi tenendomi sempre per i fianchi. Senza farlo uscire totalmente cominciai a scendere incontrando le sue lievi spinte e continuammo così per qualche ssecond,ofinché entrambi cominciammo ad aumentare la velocità e cercarci sempre più affondo, sempre più forte. I nostri respiri sempre più veloci si mescolavano ai nostri gemiti e a tratti non riuscii a trattenere qualche parola. Sentivo l’eccitazione crescere sempre più e la lucidità abbandonarmi, finché l’orgasmo non mi travolse ...