1. La vera famiglia


    Data: 01/05/2019, Categorie: Incesti Autore: TATO, Fonte: EroticiRacconti

    Ho sempre potuto fare affidamento sulla mia famiglia, Mamma e Papà, ci sono sempre stati ad aiutarmi e a sostenermi, in tutte le mie scelte, anzi, spesso oltre al sostegno, condividevano con mè le mie esperienze. Diciamo che sin da piccola ho dato evidenti segni di quella che sarebbe stata la mia vera natura sessuale, verso i dieci anni, mi hanno portata da specialisti, e psicologi, ed è venuta a galla, che ero indirizzata, all'omosessualità, e la cosa si è evidenziata verso i quindici anni, e dopo una serie di incontri e di visite, il medico, ha detto ai miei, che difficilmente sarei cambiata, magari con la crescita, ma era dell'idea che anzi, mi sarei sempre più indirizzata verso il mio lato femminile, e che forse era meglio aiutarmi, che cercare di impedirmelo, per evitare traumi ancora peggiori. E così, iniziarono, a spiegarmi poco per volta cosa provavo, anche se ero già convinta, e non ero stupida, e devo dire che l'aiuto più immediato, me lo diede mia madre, un giorno, avevo sedici anni, ritornata da scuola, mi ha accompagnata in camera mia, e aperti i cassetti, mi ha mostrato i miei nuovi indumenti, slip da signorina, reggiseni, calze di naylon, poi vestitini camicette, e scarpe da ragazza, con i primi tacchi bassi per iniziare, e i vari trucchi, chiaramente, mi disse, li userai solo in casa, o quando usciremo insieme, è troppo presto perché tu lo faccia da sola, le saltai al collo, e la baciai, ero al settimo cielo, alla sera lo dissi a papà, che ne fù felicissimo. ...
    ... Le settimane che passarono, furono all'insegna dell'imparare a vestirmi, ad abbinare i colori, a imparare a truccarmi, sotto l'insegnamento di mamma, anzi, caddero le ultime bariere di pudicità tra noi, un giorno la vidi nuda in camera sua, e lei mi disse di entrare pure, tanto disse, tra donne nonci si imbarazza, e mi sorrise, era stupenda la mia mamma, non magra, e non grossa, giusta, morbida, un seno meraviglioso, una quarta piena, un culo da favola, e poi visto che le quardavo in mezzo alle gambe, le aprì, non aveva mai visto una figa dal vero. ERA UN TAGLIO NETTO, NON SPUNTAVANO LE GRANDI LABBRA, ERA UNA CONCHIGLIA, SENZA UN PELO, E POI AD UN TRATTO, CON LE DITA LA DIVARICò, E POTEI VEDERE IL CLITO, E IL BUCO DOVE PAPà INTRODUCEVA IL SUO CAZZONE, MI ECCITAI E IL MIO CAZZETTO SI INDURì. E così, da quel giorno, spesso eravamo nude, o comunque con il solo intimo, e sempre più spesso trovavo il modo di toccare la mamma, che si lasciava fare senza problemi, e poi un sabato, c'era anche papà, mi disse, Paola, tranquilla, se mi vuoi fare domande personali, vedermi e toccarmi, fallo pure, anzi aggiunse a papà, spogliati caro, e così la bambina potrà capire e vedere anche tè come sei, e papà lo fece, e mi ritrovai un cazzo pazzesco, davanti agli occhi, che penzolava tra le sue gambe, rimasi scioccata. E così inizia a chiedere, tipo come facesse a prenderlo dentro, ecc, se le piaceva, iniziai a toccarle i seni, e succhiare i capezzoli, e a toccarle la figa, iniziai a giocarci con ...
«123»