Non era previsto Cap.2 Il rientro e la confessione
Data: 01/05/2019,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: Vicx
... stregata, innamorata, io non so se puoi perdonarmi giustificarmi, ma l’ho sognato dal primo momento, lo volevo, lo voglio, non posso farne a meno. Ritornare nel suo ufficio è stato tremendo, mi tremavano le gambe, appena entrata mi ha accolto con un sorriso smagliante, mi ha fatto accomodare, e poi ha rivolto la sua attenzione al pc, quasi estraneo alla mia presenza. Non sapevo cosa dire, cosa fare, indispettita gli ho chiesto se voleva che andassi via… mi ha detto da andare da lui, di leggere quello che aveva trovato… una poesia, e lo ha fatto facendomi sedere sulle sue gambe, come fosse la cosa più naturale del mondo. Credo di non essere nemmeno riuscita a leggere una parola…. E proprio in quel momento mi è squillato il cellulare, ricordi quando mi hai chiamato, e mi hai chiesto se mi sentivo bene? Mentre parlavo con te, con un gesto della mano, mi ha spostato i capelli…. Ha avvicinato la sua bocca al collo e sottovoce mi ha detto…. Continua pure parla tranquillamente, sentivo il suo alito caldo, la fragranza del suo profumo mentre una mano si posava sul mio fianco, il suo petto aderiva alla mia schiena. Capisci cosa provavo sentendo la tua voce e ricevendo quelle attenzioni? Ero confusa, agitata, mi sono mossa inavvertitamente, e il mio corpo è aderito ancora più al suo. Poi in attimo di lucidità, mi sono tirata su, inarcando la schiena e appoggiando una mano sulla sua coscia, dio mio ero perduta…. Innamorata… da quella situazione, l’ho guardato…. Era eccitato, lo ...
... eravamo entrambi, quasi dimentica di te dall’altro capo del telefono l’ho guardato negli occhi e ho capito che sarei stata sua… Ti ho salutato frettolosamente accampando una scusa, poi nel silenzio più totale si è avvicinato a me…. Ha appoggiato le sue labbra alle mie… mi ha salutato dicendomi che ci saremmo visti presto. Mi sono ritrovata in macchina, confusa preda di una agitazione di una eccitazione tremenda e…. guidando la mia mano è scesa tra le mie gambe… dandomi il piacere che cercavo. Ho ascoltato in silenzio… rapito dal tuo racconto, ho cercato di ricordare il giorno l’ora la situazione, non riuscendoci, ma vivendola ugualmente come se fossi stato presente, come se fossi stato parte di te. Rimango in attesa di una tua parola, che non tarda ad arrivare, mi sfiori il viso, con una carezza colma di affetto, e riprendi il racconto che sta sconvolgendo le nostre vite. “Sono tornata a casa, e ho subito trovato un suo messaggio… con una foto scandalosa… seduto sulla sedia il camice aperto… i pantaloni aperti….. mi chiedeva se avessi voluto essere ai suoi piedi. Non ci ho pensato un attimo, mi sono spogliata… e per la prima volta ho fatto un video per lui… amore… gli ho mostrato cosa avrei voluto fare con quel cazzo quella mattina, ho usato il nostro giocattolino blu, e non ho avuto pudore. Ho continuato a filmarmi, in ogni posizione, mostrando tutto di me, poi con un semplice clic ho spedito tutto, in ansia, in attesa di una sua risposta”. Mi guardi con la coda dell’occhio ...