Trattamenti - Parte 3
Data: 02/05/2019,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Sensazioni
Autore: SilverShine
... sperato di avere il pene libero, ma ora ero in una situazione molto peggiore! Altri dieci giorni con questa trappola e sicuramente il mio uccello sarebbe morto. Le lacrime mi salirono agli occhi senza poterle conrobattere, ma riuscii a non singhiozzare almeno. -Ora girati e allarga le ginocchia- prese la scatola e me la mise davanti alla faccia. Vidi che conteneva una bottiglietta di lubrificante, un cazzo di gomma e un fallo a forma di goccia, terminante con una base larga. -Avanti, passami qualcosa. E non hai più bisogno delle mani.- Porse una mano. Con malavoglia addentai il tappo della bottiglia e la posi nelle mani della mia padrona. Se ne spruzzò sulla mano e tutto intorno al mio buchetto. Poi puntò il medio e mi penetrò. L'ano abituato a quel dito non offrì nessuna resistenza. Iniziò a esplorare il mio retto torcendo in dito, scavando nelle pareti. Non appena trovò la prostata il mio pene ebbe un sussulto. La gabbia aveva stroncato l'erezione sul nascere ma lo scatto la mandò a sbattere contro il mio ventre con uno schiocco. Lei fece una risatina, tolse il dito e mi porse ancora la mano. Ovviamente le passai il dildo più piccolo. Lo strofinò tra le mie natiche e poi si fece strada senza esitazione. Lo strumento con il diametro di almeno 4 centimetri mi dilatò lo sfintere provocandomi una sensazione mai provata di calore, ma anche il forte sapore dell'umiliazione. Lo spinse dentro fino in fondo, senza risparmiare un centimetro e lo rigirò per assicurarsi che i muscoli ...
... non offrissero alcuna resistenza. Poi lo sfilò in un unico gesto producendo un rumore di risucchio, e mi porse ancora la mano. L'anello di muscoli mi pulsava ritornando a chiudersi, mi sentivo profanato, come se perdendo la verginità del culo una parte della mia identità venisse macchiata, cambiata in qualcosa di cui avevo vergogna. -Avanti! Prendilo!- Non riuscii a muovermi, le lacrime si fecero ancora strada nei miei occhi. -PRENDILO!- un singhiozzo mi fece sussultare il petto. Iniziai a piangere su quel fallo che fra poco mi sarebbe finito in culo, che lo volessi o no. Infuriata mi tirò su la testa stringendomi il collo. Vedendo le lacrime solcarmi il viso digrignò i denti e mi sbattè di nuovo al suolo. Poi mi tirò il culo verso l'alto e prese il plug da 7 cm. Non lo lubificò nè lo inumidì. Con un unica forte spinta lo sbattè sul fondo del mio culo. Urlai forte, sentii il mio culo lacerarsi, dilatarsi come mai aveva fatto prima e poi restringersi, chiudersi dietro al corpo estraneo, il mio cazzo ebbe uno scatto fortissimo, lo schiocco contro lo stomaco sembò un colpo di frusta. Caddi sul fianco tenendomi lo stomaco. Le corde mi impedivano di raggiungere il culo. -TI HO PURE TOLTO UNA CORDA!-urlò lei riprendendo la cinghia e fissando di nuovo le braccia con le gambe. Continuai a rantolare per un po'. La mia padrona si appoggiò al tavolo. Il suo respiro si fece più calmo. Di fianco a lei il pane. -Non sei stato ubbidiente.- disse calma. Io ansimavo. Sentivo il plug dentro di ...