1. Una storia incredibile


    Data: 03/05/2019, Categorie: scambio di coppia Autore: Michelecornuto, Fonte: EroticiRacconti

    ... cortesia, mia moglie si mise a disposizione. Andò a trovarla due giorni dopo e subito ricevetti un suo messaggio. Da questo momento saranno continui. arebbe stato sicuramente piùeccitante entrare nei particolari, ma serebbe anche troppo lungo. Riepilogo: messaggiò che era andato a trovarla in ufficio, che era stat molto gentile e disponibile, che avevano preso il caffè insieme, che l'aveva trovata ancora più affascinante e che erano rimasti d'accordo che l'avrebbe richiamata per avere notizie. Anche lei mi disse le stesse cose. Che gelosia. Poi, dopo qualche giorno, messaggiò che si erano risentiti, che l'aveva andata a trovare in ufficio, che la faccenda era sistemata, che presero il caffè e che mia moglie era proprio bona. Andava a trovarla sempre più spesso e poi un giorno messaggiò che la vedeva molto disponibile. Poi il primo bacio in auto; poi baci continui e pomiciate; poi la prima leccata di fica e il primo pompino con la sborrata in bocca. Immaginate il mio stato d'animo e la mia rabbia. Il bello era che lei a casa era tranquilla come se fosse tutto normale o come se non avesse fatto niente. Poi un giorno, verso mezzogiorno, sentii il bip di un messaggio in whatsapp. Era lui. Era un video. Andai avanti; l'ingresso di un noto hotel della nostra città; poi la veduta panoramica del piazzale antistante l'ingresso. Pensai ma non volevo crederci. Incominciai a crederci quando vidi parcheggiare un'auto uguale a quella di mia moglie; non si riusciva a leggere la targa. Ne ...
    ... fui certo quandovidi scendere lei. Mi venne di svenire. Quella mattina mi aveva telefonato poco dopo arrivata in ufficio per dirmi che sarebbe uscita col permesso per comprare una cosa che non ricordo. Mi aveva licenziato così e adesso la vedevo dirigersi verso l'ingresso dell'hotel. C'era ancora un'ora di video; non potevo stare in ufficio a guardare e a sentire, quindi chiesi permesso, uscii ed andai ad accomodarmi in auto. Quel figlio di puttana ebbe il tempo di sistemare il cellulare nascosto e al sicuro in un posto non so dove ma che riusciva ad inquadrare completamente il letto. La sentii antrare senza vedere, salutarsi, lui dire: finalmente; lei: si ma ci dobbiamo sbrigare. Adesso li vedevo tra il cellulare e i piedi del letto. Si baciavano a bocche spalancate palpandosi a vicenda. Il sangue mi bolliva di rabbia. Ti voglio rompere tutta, disse lui. Si dai, ho voglia del tuo cazzo, dammelo, disse lei. Si spogliarono, vidi lei leccargli il cazzo e spompinarlo; lui con la testa fra fra le sue cosce leccandola, facendola godere e lei che gridava: siii, siiii, godooooo. Lei che lo cavalcò ficcandosi il cazzo nella fica e gridare: Siii, che cazzo che hai! Non vedevo lìora di sentirmelo tutto dentro. E lui: che bella troia che sei! Te lo gusti il mio cazzo? Sembrava che lui facesse il possibile affinché fossero sistemati in modo di farmi vedere certi particolari. Fu così quando glielo mise fra le tette; quando lui glielo strofinò fra le chiappe e lei, troia e vogliosa, disse di ...