1. Sarà l'inizio di una relazione?


    Data: 03/05/2019, Categorie: Etero Autore: 1948

    Il mio nome è Evelin, ho 30 anni e mi ritengo una donna molto vogliosa. Per questo motivo ho deciso di vivere da sola, sono libera sentimentalmente ma sono felice di uscire con qualche amico, prima per cenare e poi per scopare.Sono convinta che le donne come me è meglio che non si sposino. Come potrei fare con un marito e forse anche figli a fare sesso in modo libero e senza tabù con tanta piacevolezza?Vi racconto ad esempio di ieri sera.Ho invitato Simone, un collega di lavoro un po'timido, ma sono riuscita a farlo sciogliere.Alle ore 19.00 mi suona al citofono; era appunto il mio amico Simone. Mi ero già preparata con un paio di leggings neri in spandex lucido che evidenziavano molto bene le mie natiche e le mie cosce che modestamente sono molto ben fatte e che mantengo sempre toniche con non meno di un’ora di cyclette tutti i giorni. Ai piedi indossavo un paio di sandali argentati con i tacchi non molto alti. Una maglietta con un bel decolleté, un pizzico di lucida labbra e con i miei capelli lunghi sciolti un po' che scendevano un po’ di fianco fino alle tette sul davanti.Sono orgogliosa delle mie curve perché penso che quelle di di una nota starlet americana e di tante attrici porno siano veramente attraenti per i maschi. Un tempo andavano di moda le magre, ora le culone e le ragazze con le cosce grosse ma toniche. I glutei devono essere sporgenti e qualcuna se li ha gonfiati. Io no; i miei sono naturali e la curva del mio corpo è veramente eccitante ed è un invito a ...
    ... guardarmi e non solo.Quando Simone arrivò a casa mia lo feci accomodare e per metterlo subito in confidenza gli chiesi di levarsi le scarpe e stendersi sul divano per stare comodo dove si sistemò per guardare la TV mentre io ero impegnata in cucina per la cena. Nel frattempo andavo e tornavo dalla cucina molto lentamente con i tacchi che battevano dolcemente sul pavimento. Lui mi aveva già guardata bene. Di ciò me ne sono accorta perché lui aveva già il cazzo rigido sotto i pantaloni forse pensando a quello che poteva succedere dopocena. Non è che lui non mi conoscesse. Al lavoro lui mi guardava e si perdeva nelle mie curve.Visto che lo avevo messo in confidenza lo chiamai per assaggiare una pietanza che stavo preparando. Non arrivò rapidamente e lo capii perché si coprì con la maglietta la protuberanza dei suoi pantaloni. Facendo finta di niente gli feci un sorriso per fargli capire che avevo afferrato la sua situazione ma che non c’era niente da vergognarsi e quindi toglierlo dall’imbarazzo di vederlo arrapato. I fatti furono che Simone si avvicinò a me mentre prendevo con una mano il cucchiaio; l’altra mano con non chalance la feci cadere morta sulla sua protuberanza denotando un cazzo di tutto rispetto che era già molto duro e che non poche volte portavo sul suo sesso ancora ben custodito finché non passai all’attacco afferrando i suoi testicoli da sopra i pantaloni. Lui durante le mie toccate non faceva nessuna avance per la sua ben nota timidezza ma io da esperta e ...
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